Rivoluzione “francese” in Leo, Publicis e Bcube
Alcune delle principali agenzie creative che operano in Italia rivoluzionano il proprio organico e il modello organizzativo. Publicis Worldwide nomina Romeo Repetto ceo di Publicis Italia e Bruno Bertelli e Cristiana Boccassini global creative director sul cliente Heineken.
Romeo Repetto, proveniente da Leo Burnett di cui era dal 2009 general manager della sede milanese, assumerà la carica che era di Daniele Tranchini, nominato head of Fiat Chrysler e managing director di Leo Burnett Torino, e avrà la responsabilità di tutte le attività di Publicis Worldwide in Italia, incluse quelle di Publicis Dialog e Publicis Modem.
Bertelli e Boccassini, direttori creativi esecutivi di Publicis Italia dal gennaio 2011, aggiungeranno al loro incarico la direzione creativa globale sul cliente Heineken per tutto il network Publicis Worldwide.
Contemporaneamente, seguendo un nuovo modello organizzativo ancora più snello e flessibile, Giorgio Brenna (chairman and ceo continental Western Europe di Leo Burnett) ha annunciato le novità della sua agenzia di comunicazione, che si riflettono su tutta la struttura:
Francesco Bozza e Alessandro Antonini saranno i nuovi executive creative directors (mentre a Bcube arrivano Sergio Spaccavento come direttore creativo esecutivo e Gianluca Tedoldi come amministratore delegato);
Louis Tohmè sarà il nuovo chief financial officer Continental Western Europe; Daniele Tranchini, come già detto, nuovo head of Fiat Chrysler e managing director Leo Burnett Torino; Davide Colombo è confermato general manager Leo Burnett Torino; Niccolò Arletti sarà il nuovo managing director Leo Burnett Milano; Fabio Bianchi viene nominato general manager Leo Burnett Milano; Cristina Leone sarà general manager Leo Burnett Roma.
«Sono orgoglioso – commenta Brenna – di presentare questa nuova squadra che comprende personalità creative e manageriali di spicco e sono sicuro che questa sfida porterà ad altre positive novità. Infatti nuovi talenti, già identificati, rafforzeranno presto ulteriormente la struttura».