Ziylan acquisisce Lumberjack e punta al web
Continua lo shopping di marchi italiani da parte di gruppi stranieri. Questa volta si tratta di un marchio storico della calzatura, Lumberjack, che ha risvegliato l’interesse del gruppo turco Ziylan. «Come tutti i miei coetanei – spiega Mehmet Ziylan, quarantasettenne presidente del Gruppo – le Lumberjack sono sempre state per me le scarpe dei sogni, sin da quando frequentavo la scuola media: pensate che per poter comprare un paio di Lumberjack, avevo messo da parte tutte le mie paghette per tre mesi.
Ora, il fatto di assumere la direzione di Lumberjack, è fonte per me di grande onore e soddisfazione». Il Gruppo Ziylan, produttore e distributore del settore calzaturiero in Turchia, ha nel portfolio marchi come Flo, Polaris e Kinetix e Dockers (di cui è licenziatario per la Turchia), vanta una produzione pari a 20 milioni di paia di scarpe all’anno e, con i suoi 239 negozi che in totale rappresentano 110mila metri quadri di vendita al dettaglio e con il suo fatturato di più di 400 milioni di euro, è il primo Gruppo nella vendita al dettaglio di calzature del Paese.
Per l’acquisizione di Lumberjack (la cifra è rigorosamente top secret) il gruppo turco ha costituito una società italiana Brand Park con sede a Milano, che, oltre a gestire il marchio, si occuperà delle future acquisizioni, con l’obiettivo di diventare una delle principali aziende a livello internazionale nel settore moda. Intanto, per Lumberjack si prevedono brand extension che porteranno il brand nel mondo dell’abbigliamento, degli occhiali e degli orologi per creare un total look.
Nel frattempo gli amanti del marchio potranno assaporare la “way of life” Lumberjack guidando la nuova Fiat Strada By Lumberjack, nata dalla collaborazione fra i design department delle due società.
«Per quanto riguarda la comunicazione – conclude Massimiliano Rossi, direttore generale di Brand Park – continueremo, per il momento, sulla strada intrapresa e concluderemo l’anno con le strutture con cui già lavoriamo. Dal prossimo anno, a seguito di un’analisi che stiamo conducendo, vedremo cosa cambiare e di sicuro investiremo molto su internet e nel web. Comunque l’Italia rimarrà il punto focale del marketing e della comunicazione a livello mondiale».
Alessandra Iannello