Reporters sans frontières: gli Stati Uniti tra i nemici di internet per via del Datagate
Gli Stati Uniti tra i paesi “nemici” di internet. Gli Usa finiscono nella lista nera di Reporters sans frontières per lo scandalo del Datagate. Gli Usa, indica Rsf, attentano “alla fiducia nella rete Internet e ai suoi standard di sicurezza”.
L’ha segnalato il Washington Post, spiegando che l’”onore” è stato attribuito agli Usa per il suo programma di sorveglianza elettronica, che li ha fatti finire nella lista nera insieme ai paesi che tradizionalmente esercitano la più dura repressione nei confronti del web, come Cina, Iran e Russia.
#eJournalism è una rubrica settimanale promossa da Key4biz e LSDI (Libertà di stampa, diritto all’informazione).
Tra l’altro, nota il Post, la diffusione della lista è caduta il giorno dopo che il boss di Facebook, Mark Zuckerberg, aveva definito gli Usa una ‘minaccia’ per Internet.
RSF ricostruisce in particolare il caso Snowden, definendo il protagonista dello scandalo, la NSA (National Security Agency), simbolo delle derive dei servizi di informazione.
“Il Paese del Primo emendamento – osserva Rsf – attenta alla fiducia nella rete Internet e ai suoi standard di sicurezza. Le pratiche americane di sorveglianza e di penetrazione negli algoritmi di criptazione sono una minaccia diretta nei confronti degli giornalisti investigativi, soprattutto di coloro che lavorano con fonti sensibili, per cui la confidenzialità degli scambi sono un elemento fondamentale, e che sono già sotto pressione”.