Taodue lancia la nuova fiction Mediaset: “Le mani dentro la città”

Andrà in onda venerdì 14 marzo su Canale 5 la nuova fiction prodotta da Taodue intitolata “Le mani dentro la città” con protagonisti Simona Cavallari e Giuseppe Zeno. Ieri mattina presso il Palazzo della Regione Lombardia si è tenuta la conferenza stampa di presentazione alla quale hanno partecipato alcuni attori con Pietro Valsecchi, produttore di Taodue, lo sceneggiatore Claudio Fava e il regista Alessandro Angelini.

“Non c’è mafia in questa operosa città!” è la frase attorno alla quale prende forma la serie tv, la prima a raccontare la presenza della ‘ndrangheta nel nord Italia e non in una città qualunque ma a Milano, simbolo dell’economia e motore finanziario del nostro paese.

«Quello che mi ha da subito affascinato di questo progetto – ha sottolineato Alessandro Angelini – è stata l’attualità del tema e il fatto che al suo interno convivessero due anime: quella moderna e tecnologica della finanza e l’aspetto arcaico della ‘ndrangheta con le sue regole e i suoi codici che sembrano affondare le radici nella notte dei tempi. Ciò che emerge nei 12 episodi della fiction è un’istantanea dei nostri giorni, un ritratto dinamico e dalle molte sfaccettature».

«Le mani dentro la città costituisce l’ultimo capitolo in ordine cronologico di quella che possiamo definire una vera e propria cronaca in fiction dell’Italia criminale – ha spiegato Pietro Valsecchi. – Dal “Capo dei Capi” al “Clan dei camorristi”, da “Squadra antimafia” a “Ultimo”, la Taodue negli anni ha raccontato la progressiva diffusione nel territorio e nei più diversi tessuti sociali ed economici delle organizzazioni criminali di stampo mafioso. A questo grande affresco mancava il nord Italia, da tempo avrei voluto girare una fiction in Lombardia, visto che sono di Crema».

«Ad ispirarmi – ha detto Claudio Fava – è stato ciò che è successo in questi anni, il modo in cui la ‘ndrangheta ha messo le mani dentro una città come Milano, dentro la sua realtà imprenditoriale, dentro le grandi opere pubbliche che si sono costruite nell’hinterland di Milano e non era una mafia in trasferta, ma una criminalità stanziale, consolidata. Era un racconto che andava fatto e che adesso è stata raccontata solo dalle cronache giudiziarie e che merita di essere fatto attraverso una fiction televisiva che serve anche a insegnare ciò che è la ’ndrangheta».

La prima puntata inizia con la squadra di polizia impegnata nell’indagine sulla morte di una ragazza. Per il Commissario Viola Mantovani (interpretata da Simona Cavallari) si tratta di overdose senza alcun ombra di dubbio, mentre per l’Ispettore Benevento (Giuseppe Zeno) si tratta di un omicidio voluto dalla famiglia Marruso. I Marruso provengono dalla ‘ndrangheta calabrese e sono insediati a Milano da molti anni, la fiction si proietterà sulla famiglia in questione che ne combinerà di tutti i colori, riciclaggio del denaro, droga, corruzione e tante altre cose.

Elena Pescucci

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