Continua la diaspora in seno ad Assocom
Dopo le recenti dimissioni del presidente Massimo Costa e l’ufficializzazione dell’uscita di Leo Burnett da Assocom si è ufficialmente aperta la diaspora in seno all’associazione di categoria che, nei prossimi giorni, potrebbe registrare la fuoriuscita di altre importanti realtà del mondo della comunicazione.
Gli stessi attori protagonisti – agenzie, centri media, concessionarie, aziende – si interrogano sulla possibilità di aprire una nuova fase nell’associazionismo di settore.
Alcuni – come Marco Fanfani, ceo di Tbwa – propongono la nascita di un Club delle grandi agenzie; altri invece vorrebbero unificare Assocom e Unicom in un’unica macro associazione di categoria.
Nel primo caso si tratterebbe di un club, o meglio un’associazione vera e propria, più aderente alle necessità delle holding, con obiettivi diversi e, probabilmente, con quote associative decisamente più ridotte rispetto a quelle di Assocom che, ricordiamo, sono direttamente proporzionali al fatturato di ogni singola struttura aderente.
Una proposta, quella di Fanfani, che sembra già raccogliere parecchie adesioni: dovrebbero infatti farne parte importanti realtà del mondo della comunicazione come Wpp, Interpublic, Omnicom, Publicis, Havas, Aegis con le strutture collegate che operano nelle diverse discipline della comunicazione.
Del resto le grandi holding internazionali hanno già al proprio interno molti dei servizi già erogati da Assocom.
Mentre di contro le medie e piccole strutture quei servizi, invece, li dovrebbero pagare di tasca propria. Appaiono dunque evidenti i differenti bisogni tra realtà diverse tra loro: una divergenza da cui scaturiscono molte delle critiche rivolte ad Assocom da parte degli stessi soggetti aderenti.
Non c’è dunque da sorprendersi se attualmente alcune delle sigle più importanti legate al mondo della comunicazione non fanno già parte di Assocom: Mc Cann, Saatchi & Saatchi, il gruppo Havas e DALV BBDO, solo per citarne alcuni.
A queste si aggiunge Leo Burnett che, come dicevamo, ha appena annunciato ufficialmente la sua uscita dall’associazione.
Ma la fuoriuscita non termina certamente qui: secondo alcune indiscrezioni raccolte da Pubblico Today. sembrerebbero in procinto di percorrere la stessa strada anche Republic (Gruppo Publicis), STV DDB, Wpp e la stessa TBWA.
Intanto Assocom corre ai ripari: i vicepresidenti Enrico Gasperini e Peter Grosser, nominati rappresentanti legali ad interim fino alla nomina del nuovo presidente, incontreranno martedì a Milano la stampa per fare il punto sulla difficile situazione che coinvolge l’associazione.