Al via restauro Colosseo sponsorizzato da Tod’s, operazione da 25 mln
Dopo una gestazione a dir poco laboriosa e accompagnata da polemiche e battaglie in tribunale, sono finalmente partiti i lavori di restauro e consolidamento del Colosseo finanziati dal Gruppo Tod’s di Diego Della Valle. L’Anfiteatro Flavio, conosciuto come Colosseo dal ricordo della statua colossale di Nerone che si ergeva nelle vicinanze, e costruito nel I secolo d.C. per volere degli imperatori della dinastia Flavia, sarà riportato agli antichi fasti attraverso interventi declinati in tre fasi e che dovrebbero concludersi entro il 2016.
Della Valle, protagonista con il suo Gruppo di un’operazione da 25 milioni di euro, ha illustrato il progetto nella sede della Stampa estera di Roma lo scorso 4 dicembre alla presenza di Massimo Bray, ministro per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo, e non ha mancato di sottolineare il danno economico e d’immagine per l’Italia derivante dai tre anni di tempo perduti. Il progetto infatti era stato presentato agli inizi del 2011 ma da allora è rimasto bloccato perché si attendeva il pronunciamento del Tar del Lazio sul ricorso della ditta concorrente che aveva perso la gara d’appalto.
Nel frattempo anche il Codacons aveva presentato ricorso contro l’assegnazione al Gruppo Tod’s della sponsorizzazione dei restauri, in quanto riteneva troppo basso il prezzo richiesto al Gruppo e contestava i diritti di sfruttamento accordati alla Tod’s per 20 anni. Ricorso che però, dopo la bocciatura in primo grado del Tar del Lazio, è stato respinto anche dal Consiglio di Stato. Già annunciato da parte dell’associazione dei consumatori il ricorso in Cassazione. Lo scorso anno, in occasione di un altro incontro con i giornalisti, Della Valle aveva spiegato così, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, le motivazioni della sua adesione all’operazione: “Siamo un gruppo italiano che vive di made in Italy, di stile di vita italiano.
Quando abbiamo visto che serviva un intervento forte per uno dei simboli dell’Italia nel mondo, abbiamo riflettuto pochissimo e abbiamo deciso di farlo con grandissimo piacere, come gruppo e come famiglia”. Superati ora almeno in parte gli ostacoli burocratici e legali, il progetto può finalmente partire, con la prima fase che prevede la mappatura dello stato di conservazione e la ristrutturazione delle parti nord e sud della struttura. La seconda fase, entro la fine del 2015, dovrebbe vedere la creazione di un Centro servizi nel terrapieno tra via Celio Vibenna e piazza del Colosseo, con annessa biglietteria dell’area integrata Colosseo-Palatino-Fori Imperiali.
Infine, la terza fase, entro il 2016, riguarderà il restauro degli ambienti interni e il rinnovo degli impianti. Il piano di comunicazione dell’operazione è affidato all’associazione “Amici del Colosseo”, costituita dallo sponsor, che ha il diritto in esclusiva di usare un logo raffigurante il Colosseo per promuovere il restauro e organizzare visite al monumento per persone anziane, diversamente abili, studenti e lavoratori. Il quartier generale dell’associazione sarà allestito nelle vicinanze del monumento.
Claudia Albertoni