IL CONSULENTE FINANZIARIO CONTRO-EMOZIONALE
Ho conosciuto Sante Chionchio, consulente finanziario di Allianz, che ha coniato il termine “consulente finanziario contro-emozionale”. Mi sono fatto spiegare cosa intende: “La professione del consulente finanziario, come altre, quando la svolgi puoi farla sul piano tecnico, seguendo una sorta di manuale comune a chi si muove nel settore, oppure praticarla secondo un manuale non scritto se non nel tuo cuore, e a me piace lavorare così, a costo di sembrare eccessivamente romantico, ma intendo questa professione come un mezzo per entrare in contatto con le persone, e non mi piace che questo avvenga solo per farmi affidare dei capitali da gestire. Se ti devi fidare di me e io di te dobbiamo anche parlarci e conoscerci e decidere di fare un percorso insieme, ognuno con il suo ruolo. Conoscendoci ti puoi fare un’idea di me, di come la penso, di come mi comporto e io posso cercare di capire meglio quali scelte farti fare, soprattutto perché sono scelte che riguardano il tuo futuro, ma anche il mio. Io ci metto la mia conoscenza e tu il tuo denaro. Poi, come consulente controemozionale sono sempre presente se ti fa piacere, così come sono costantemente in contatto con le scelte che ti ho fatto fare. Il settore della finanza è un luogo per addetti ai lavori, specializzati nella conoscenza dei meandri della finanza dove può provare a metterci il naso quasi chiunque, ma suggerirei di evitarlo: se non si è preparati c’è il rischio di farsi male. C’è modo e modo di vivere la professione. La finanza non è fatta solo di denaro, ma anche di emozioni: quelle che si provano davanti ad accadimenti che possono incidere sugli investimenti che hai fatto o intendi fare. Sono proprio queste le emozioni che hanno oggettivamente creato una reputazione nebbiosa a questo settore, perché capita troppo spesso che queste emozioni diventino oggetto di strumentalizzazione da parte di chi agisce nella finanza solo per il proprio interesse. Di solito accade a cura di persone, società o algoritmi che irretiscono la sete di guadagno di persone ingenue, credulone, impreparate. Ce ne sono tante ed è qui che può avvenire quello che fa la differenza fra i “professionisti dell’incasso” e un consulente finanziario contro-emozionale definizione che ho coniato io perché mi rappresenta: da molti anni ho scelto di introdurre la mia personalità e le mie sensibilità nella professione con l’obiettivo di “vaccinare dalle emozioni” i miei clienti e chi mi segue anche nei social e su https://ilconsulentecontroemozionale.it/ . Tengo a precisare che ci sono emozioni ed emozioni: quelle del cuore a mio parere vanno solo seguite, ma quelle che invece produce la finanza vanno riconosciute, raffreddate e razionalizzate. Io cerco di spiegare quali sono i tranelli della mente che la finanza, se non la si conosce bene, tende a creare, tranelli che portano le persone impreparate a vendere quando dovrebbero restare investite (cioè non dismettere gli investimenti) e a comprare quando invece non dovrebbero. Anche ascoltare promesse, costruite ad arte da qualche entità o da qualche personaggio solitamente raggiungibile (e forse) solo via mail, porta taluni a investire in aziende che non hanno alcuna credibilità. Quelli sono solo abili a comunicare facendo immaginare ricchezze a breve. Ci sono anche i tranelli della propria mente che si manifestano addirittura come delle patologie. Fra queste il FOMO Fear Of Missing Out, che significa letteralmente “paura di essere tagliati fuori”. Si tratta di un’ansia caratterizzata dal desiderio di rimanere continuamente in contatto con le attività che fanno le altre persone e dalla paura di essere esclusi da un qualsiasi evento o contesto sociale. Ansie che colpiscono molti risparmiatori, anche i più esperti. Un consulente finanziario contro-emozionale aiuta anche in questi casi.
Pietro Greppi
ethic advisor e fondatore di Scarp de tenis
Per entrare in contatto con l’autore: info@ad-just.it