Ai Diversity Brand Awards vincono Google e la piattaforma Virtual Lis di Rai

Ieri sono stati assegnati i Diversity Brand Awards che hanno incoronato vincitori Google e la piattaforma “Virtual Lis” di Rai. I riconoscimenti sono stati assegnati durante la quarta edizione del Diversity Brand Summit “Diversity Factor: born to build trust”. Google è risultato vincitore “overall” per il suo lavoro diffuso sulla D&I, soprattutto su gender, orientamento sessuale e affettivo e disabilità. Per la sezione digital Virtual Lis è la piattaforma capace di erogare servizi e contenuti nella lingua italiana dei segni mediante un avatar virtuale. I vincitori sono stati individuati dalla sintesi dei risultati di una web survey e delle valutazioni del Comitato Scientifico. il Diversity Brand Summit ha riunito per il quarto anno consecutivo i brand più inclusivi emersi dal Diversity Brand Index 2021, progetto di ricerca volto a misurare la capacità dei marchi di sviluppare con efficacia una cultura orientata alla Diversity & Inclusion attraverso le loro iniziative e attività realizzate in Italia. L’evento è organizzato e promosso dalla no profit Diversity, fondata da Francesca Vecchioni, e dalla società di consulenza strategica Focus MGMT e realizzato con il patrocinio della Commissione Europea e del Comune di Milano, condotto da Marta Perego e si è tenuto in formato digitale grazie alla partnership con Trevisan & Cuonzo e Extra.it, che ha fornito la piattaforma digital su cui si è svolto. Queste le motivazioni per il premio a Google: “Per aver lavorato in maniera diffusa sulla D&I, soprattutto su gender, orientamento sessuale e affettivo e disabilità; per aver compreso il proprio ruolo di brand consapevole e responsabile, lavorando su iniziative e attività disruptive, capaci davvero di cambiare e migliorare la vita di ognuna e ognuno di noi, abbattendo le barriere tangibili ed intangibili. Per aver tracciato un nuovo pattern nello sviluppo di customer experience diversity oriented, senza mai dimenticare il proprio Dna; per aver integrato i concetti di tecnologia e supporto in maniera diversificata, ma sempre efficace, coinvolgendo partner qualificati. Per aver dimostrato ancora una volta di possedere quel Diversity Factor che lo porta ad essere un brand capace di mantenere le promesse nei confronti delle persone che utilizzano i suoi prodotti che lo percepiscono come inclusivo, generando trust”. Per il premio a Rai: “Il Digital Diversity Brand Award vuole premiare l’iniziativa che più di altre ha saputo utilizzare la tecnologia in maniera differenziante nello sviluppo di una cultura di inclusione. Per aver compreso che in tutti i contesti è fondamentale sentirsi incluse ed inclusi, dal mondo scolastico al mondo culturale fino a quello professionale. Per aver sviluppato una piattaforma B2B2C, inquadrando anche il ruolo degli operatori intermedi, dei loro bisogni e la loro centralità per affermare un nuovo paradigma di inclusione. Per aver semplificato e reso accessibile la fase di progettazione di contenuti nella lingua italiana dei segni mediante avatar digitali; per aver lanciato una piattaforma web che tramite il “Dizionario” consente di visualizzare tutti i segni Lis presenti nel database e attraverso la sezione “Traduzione” permette di generare nuovi contenuti in Lis”.

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