Sempre più branded content nel media mix. Getfluence: l’80% degli italiani apprezza gli articoli sponsorizzati
La pandemia può considerarsi un acceleratore digitale? E in che modo ha confermato il branded content come tendenza? Da queste domande è partito la start up francese getfluence, specializzata nell’organizzazione e distribuzione di campagne di branded content, per realizzare la ricerca condotta nel mese di marzo in Italia su un campione di professionisti del digital e marketer. Le persone da un anno a questa parte hanno consumato e consumano una grande quantità di contenuti digitali. Tuttavia, già prima della pandemi, le abitudini dei consumatori stavano cambiando: i contenuti digital erano interessanti, informavano e stimolavano, potevano essere ascoltati, guardati, coinvolgevano e non rappresentavano più la semplice e “fastidiosa” pubblicità a cui erano abituati. I brand, intanto, cercavano nuove strade per crescere in modo organico senza sfruttare più i media tradizionali. Da lì, l’avvento del branded content che oggi piace tanto anche agli italiani. «È cambiata la mentalità dei brand di realizzare contenuti – spiega Marc De Zordo, ceo di getfluence –. Anche nel 2020 il branded content si è rivelato un solido strumento strategico per costruire un rapporto più forte con il consumatore. Non siamo sorpresi di scoprire come, nel 2021, questa tecnica innovativa stia diventando sempre più autorevole in Italia». Con la sua ricerca, la start up si è focalizzata su quali siano gli obiettivi di marketing raggiungibili con il branded content ma, soprattutto, su quanto sia credibile e autoritario un articolo sponsorizzato di branded content su una testata online. La ricerca ha evidenziato anche quali sono le piattorme\canali che garantiscano un ROI maggiore per il branded content e se, con l’avvento del Covid19 (che ha spinto la popolazione a trascorrere più tempo davanti a smartphone, pc e tablet), si sia incrementato l’utilizzo del BC da parte dei brand. Tra i dati più rilevanti della ricerca, l’80% degli intervistati ha dichiarato che un articolo di branded content su una testata online abbia più credibilità, affidabilità e autorevolezza rispetto altre alle tipologie di advertising sponsorizzate. Oltre il 70% dei professionisti, inoltre, utilizzerebbe una campagna di BC per obiettivi di awareness e consideration, per esempio per il lancio di un nuovo prodotto. «Oggi i brand vogliono attirare l’attenzione dei consumatori, connessi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 dai loro smartphone, inviando loro contenuti di valore al momento giusto, sul device giusto, attraverso le giuste modalità. Puntando al branded content, oltre a fare uno tra gli investimenti migliori per il presente e il futuro, i brand intendono costruire un legame con il proprio pubblico, una vera relazione fondata sulla condivisione di valori e punti di vista, senza mai disturbarli come spesso intende fare la pubblicità tradizionale». Guardando ai settori specifici, dalla ricerca è emerso che i migliori settori dove fare BC sono il fashion (discretamente + molto rilevante 66,66%); il food & beverage (discretamente + molto rilevante 64,7%), l’elettronica di consumo (discretamente + molto rilevante 62,7%).