GenZ motore della ripartenza: le opportunità che i brand non possono perdere

Il lockdown ha stravolto la quotidianità delle persone, costrette da un giorno all’altro a plasmare all’occorrenza le mura domestiche in ufficio, in aule scolastiche, in ristorante, e in tutto ciò che è scaturito dall’incontro tra fantasia e necessità. Lo stesso hanno dovuto fare i brand che hanno dovuto studiare nuovi modi di comunicazione, di engagement e riorganizzare i propri business, tenendo conto che i consumatori si aspettano che le aziende non ignorino l’emergenza. In questo contesto la Generazione Z ha dovuto rinunciare al gruppo di amici, alla scuola, all’attività sportiva e agli amori. Gli Zedders però non conoscono un mondo senza tecnologia, hanno per questo sviluppato una capacità di adattamento maggiore di tutte le altre generazioni, sfruttando proprio le possibilità che il mondo digitale offre Come dimostra la ricerca di ZooCom, l’81% dei giovanissimi si sente protagonista del nuovo rinascimento. Per i brand diventa quindi fondamentale ascoltare e comprendere le loro opinioni, ma anche scovare momenti e scenari per ingaggiare i giovanissimi. ZooCom ha individuato tre opportunità che i brand non possono permettersi di perdere per intercettare la Generazione Z. La maturità 2020 sarà la prima senza 3 prove, senza “notte prima degli esami”. Ma le aziende possono essere di supporto e vicine ai maturandi, aiutandoli sul fronte scolastico e contribuendo a creare la parte emozionale, come un vero e proprio compagno di banco. La maturità segna il passaggio alla fase “adulta”, momento perfetto per molti brand per iniziare un nuovo tipo di dialogo. Gli eventi digitali: se durante il lockdown siamo stati invasi delle più disparate piattaforme digitali per restare in contatto, quello che è mancato è stato l’intrattenimento. È necessario riportare momenti di intrattenimento puro, divertimento e “socialità” all’interno della vita della Generazione Z. il 70% degli Zedders trascorreva dalle 2 alle 4 ore al giorno a socializzare digitalmente e che oltre il 75% per placare l’ansia cercava online contenuti di intrattenimento. Hanno bisogno di stare con gli altri ragazzi della loro età e di condividere esperienze e emozioni. Nonostante questa grande voglia di tornare alla normalità, a causa della presenza del virus, in molti sono ancora titubanti se lo faranno fin da subito. Quindi, gli eventi digitali rispondono a questa doppia esigenza. Last but not least i podcast. In un panorama di contenuti soprattutto sotto forma di video, il racconto audio è fruibile con più tempo e meno frenesia ed è dunque perfetto per comunicare con la GenZ. In futuro torneranno ad avere (anche se forse non hanno mai smesso) le cuffie sempre nelle orecchie, sui mezzi, mentre fanno sport, quando parlano al telefono con gli amici, quando ascoltano la musica. Le cuffie sono il loro strumento, all’interno scorre il loro mondo e il rapporto con questo mezzo è strettissimo. Cosa ci ha detto la ricerca? Che oltre il 40% dei ragazzi sceglie e sceglierà brand etici, autentici e che prenderanno posizione nel nuovo contesto generato dal covid-19. I podcast diventano quindi uno strumento molto adatto per comunicare i valori di brand e costruire relazione: già oggi oltre il 35% degli Zedders si intrattiene con questo strumento.

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