Top Manager Reputation: sul podio sempre Starace, Elkann e Cairo
A marzo, mese in cui è esplosa l’emergenza sanitaria in Italia e nel mondo, cresce la reputazione di quei manager che hanno da subito messo in campo misure per affrontare la crisi e supportare l’Italia. Nella classifica Top Manager Reputation, l’Osservatorio permanente di Reputation Science sulla reputazione online dei vertici delle aziende attive in Italia, primo Francesco Starace (70,82) per i rumors sulla sua probabile riconferma alla guida di Enel, secondo Jonh Elkann (67,88) che ha venduto PartnerRe alla francese Covéa, con un guadagno netto di 3 miliardi per Exor, terzo Urbano Cairo (67,20) che a “Otto e mezzo” ha fatto appelli per la chiusura totale delle attività, come unico modo per uscire il più velocemente possibile dall’emergenza sanitaria. Stabile al quinto Matteo Del Fante (61,19), seguito da Claudio Descalzi (59,51), Remo Ruffini (58,38) e l’a.d. di Terna Luigi Ferraris (58,24) che sale di due posti per il piano strategico quadriennale e i ricavi in crescita. Guadagna una posizione e sale al decimo Valerio Camerano (57,16), mentre Alberto Bombassei (56,75) scende di tre, al 12°, e Alessandro Benetton (56,38) al 13°, seguiti da Marco Alverà (56,31) e Pietro Salini (55,63) che si confermano 14° e 15°. Miuccia Prada (57,65) sale di ben 16 posizioni arrivando al nono posto per aver donato sei postazioni di terapia intensiva a Milano; Carlo Messina (66,64) sale al quarto, di due posizioni, prima come protagonista delle cronache finanziarie per l’offerta su Ubi, poi per aver donato 100 milioni alla Protezione civile e stanziato 15 miliardi di prestiti alle Pmi in crisi per il Coronavirus; due gradini in più anche per Giorgio Armani (56,91), 11°, per la donazione agli ospedali milanesi e per la decisione di attivare lo smart working per tutti i suoi dipendenti. In Top 100 Antonio Percassi, presidente Atalanta, entra al 26° e Giovanni Ferrero (37°, +21) segna la crescita più alta del mese grazie al boom del fatturato.