Il canale QVC indaga sull’importanza delle emozioni nell’esperienza d’acquisto

QVC, retailer multimediale dello shopping e dell’intrattenimento, ha presentato ieri alla stampa il primo osservatorio dedicato a “Il valore dei sentimenti e delle emozioni” per indagare, su scala nazionale, i comportamenti dei consumatori. La piattaforma multimediale ha coinvolto in questo progetto l’istituto di ricerca Human Highway che ha condotto un’indagine sul valore, anche economico, dei sentimenti e delle emozioni. In questo contesto, l’acquisto non è più inteso come semplice piacere, ma come la possibilità di arricchimento delle relazioni. La ricerca è stata condotta su un campione di 29,8 milioni di individui, ponderato per quote di sesso per età e zona geografica di residenza. Poi, i dati sono stati messi in relazione con quelli ottenuti nel 2011 e 2014, per evidenziare gli ambiti di crescita e le deflazioni. «Il primo elemento che emerge dalla ricerca riguarda un incremento del valore dei sentimenti proporzionale alla ripresa economica – ha sottolineato Giacomo Fusina, ceo di Human Highway – gli italiani hanno ricominciato a spendere denaro per dimostrare i propri affetti. Di tale incremento sono responsabili soprattutto gli uomini, che negli anni di recessione avevano ridotto questo genere di costi, mentre le donne, più creative e flessibili, hanno mantenuto invariato il budget destinato a qusto tipo di acquisti. La connotazione di genere è evidente anche per quanto riguarda destinatari dei doni e occasioni. Gli uomini pensano alla propria partner più di quanto facciano le donne, più generose verso i figli (il 19,1%, rispetto all’11,4% degli uomini), gli amici (12,9% vs il 10,7%) e altri parenti. Inoltre, gli uomini tendono a dimostrare i propri sentimenti in occasione delle feste, in particolare a San Valentino (30,9%), mentre le donne sono meno legate a un’occasione particolare». Nell’economia dei sentimenti, l’amicizia e l’amore hanno valori differenti. La prima prevede una spesa di circa 41 euro, mentre il secondo può portare l’individuo a spendere fino a 450 euro, a seconda del livello di coinvolgimento. Fra le categorie merceologiche, la ricerca evidenzia che il 14,6% dei regali riguarda prodotti gastronomici, il 13,8% capi d’abbigliamento, il 9,8% gioielli, il 9,2% esperienze (inviti a cena, weekend, concerti). I prodotti di bellezza che registrano il 7,3% restano un appannaggio femminile.

Barbara Tomasi

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