Teads si accorda con Secret Media per limitare gli ad-blocker
Al via la partnership tra Teads e Secret Media, pioniere nella tecnologia anti ad-blocker che si preparano a ridefinire un nuovo scenario nel digital advertising che permetterà agli advertiser di non vedere più i loro adv interrotti dagli ad-blocker. Ne trarranno vantaggio tutti i premium publisher del network di Teads come Reuters, Hearst, Condé Nast, The Telegraph, The Guardian, Le Monde, Die Welt, La Repubblica, Nikkei, il Messaggero e molti altri. La tecnologia di Secret Media interverrà per sbloccare i formati nativi inRead e inBoard di Teads, il cui posizionamento è armonizzato nel cuore dei contesti editoriali. I formati native di Teads, disponibili per smartphone, tablet e desktop, sono unità opt-in che lasciano quindi la scelta all’utente se guardare o ignorare l’annuncio. Sono formati user-friendly, skippabili dal primo secondo e il suono viene attivato e controllato dall’utente. Questa partnership porterà un vantaggio significativo nell’inventory di migliaia di publisher che utilizzano la tecnologia SSP proprietaria di Teads in tutto il mondo. L’aumento dell’inventory potrebbe raggiungere il +60% in quei paesi dove la tecnologia che sottende alla funzionalità degli ad-blocker è più diffusa, come la Germania (città madre di Eyeo, produttore di AdblockPlus). L’accordo ha come primo valore aggiunto quello di garantire continuità nell’erogazione delle campagne. «Ci siamo confrontati con Eyeo (produttore di Adblock Plus) il quale ha ammesso che i nostri formati pubblicitari native offrono un’esperienza di navigazione migliore rispetto ad annunci pre-roll non skippabili, ma la loro prerogativa è quella di non accettare alcun annuncio video in assoluto – ha precisato Pierre Chappaz, Teads executive chairman. – Devo dire che la loro visione di Internet è piuttosto obsoleta, considerando che il video è il formato principale che tutta l’industria dei media sta abbracciando. Di conseguenza ci siamo rivolti a Secret Media, la cui tecnologia ci permetterà di supportare i publisher nella loro richiesta di formati pubblicitari user-friendly, che generino ricavi aggiuntivi e significativi sia su desktop, sia su mobile».