Mondadori, al 30 settembre ricavi netti in calo del 4,1%, mol in crescita

Il consiglio di amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore, riunitosi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri. I ricavi netti consolidati dei primi nove mesi dell’esercizio 2015 si sono attestati a 817,1 milioni di euro, in contrazione del 4,1% rispetto agli 851,9 milioni di euro del pari periodo 2014. Il margine operativo lordo consolidato risulta in miglioramento del 21,3%, attestandosi a 48,8 milioni di euro rispetto ai 40,2 milioni di euro del 30 settembre 2014, anche per effetto del contributo positivo degli elementi non ricorrenti (in particolare della plusvalenza generata dalla cessione del 50% della joint venture Harlequin Mondadori). Il margine operativo lordo, al netto di tali elementi, mostra un recupero di redditività di quasi un punto percentuale: il margine operativo lordo ante non ricorrenti ha infatti evidenziato una crescita del 10%, da 43,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2014 a 48 milioni di euro dell’esercizio in corso 3, con un’incidenza percentuale che è cresciuta dal 5,1% al 5,9% dei ricavi. «Tali risultati – si legge in una nota – confermano, trimestre dopo trimestre, la maggiore efficienza del Gruppo derivante dalle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate negli ultimi due anni e conseguite nonostante il difficile contesto dei mercati di riferimento». La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 settembre 2015 si è attestata a –243,6 milioni di euro in significativo miglioramento rispetto ai –327,4 milioni di euro del 30 settembre 2014 per effetto della generazione di cassa del Gruppo negli ultimi dodici mesi, pari a 83,8 milioni di euro, derivante sia dalla gestione operativa (34,4 milioni di euro) sia da quella straordinaria (49,4 milioni di euro). In un mercato dei periodici negativo a livello sia diffusionale (canale edicola ad agosto: –7,2%; fonte interna) sia pubblicitario (fonte Nielsen ad agosto: –3,6%), Mondadori si è confermata leader con una quota del mercato diffusionale pari al 32% (in lieve crescita dal 31,8% di agosto 2014). L’area Periodici Italia ha registrato ricavi complessivi per 224 milioni di euro, in flessione del 3% (–5% a portafoglio omogeneo, al netto dell’acquisizione del 50% di Gruner+Jahr/Mondadori avvenuta in data 1° luglio 2015) rispetto ai 231 milioni di euro del 30 settembre 2014. In particolare i ricavi diffusionali sono calati del 3% (–7,3% a perimetro omogeneo), anche per effetto della politica di selezione delle iniziative più profittevoli nei canali abbonamenti ed edicola; i ricavi pubblicitari print+web dei brand Mondadori in Italia sono diminuiti del 4% (–5% a perimetro omogeneo); nel dettaglio, la raccolta print ha registrato un calo del 5,5% a livello omogeneo; in crescita dello 0,3% la raccolta dei siti web, con un andamento migliore rispetto al mercato di riferimento (–2,1%: fonte Nielsen, agosto); i ricavi dei prodotti collaterali hanno registrato una riduzione del 6,8% (–8,1% a perimetro omogeneo), in progressivo recupero nel terzo trimestre. Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi complessivi delle attività Digital hanno registrato una crescita dell’8,4% rispetto al 30 settembre 2014 (38,3 milioni di euro rispetto a 35,3 milioni di euro). Le attività puramente digitali e trasversali a tutte le aree di business hanno incrementato i propri ricavi dell’11,1% rispetto ai primi nove mesi del 2014; stabili i ricavi delle attività di digital marketing service. L’incidenza delle attività digitali sui ricavi consolidati del Gruppo si è attestata al 4,7% rispetto al 4,1% del 30 settembre del 2014. Per l’esercizio 2015, alla luce dei positivi risultati registrati nei primi nove mesi, dei costanti interventi di ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi, delle azioni di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività, nonché delle misure finalizzate a mitigare il calo dei ricavi derivante dalla perdurante dinamica dei mercati di riferimento, è ragionevole confermare la stima di un margine operativo lordo del Gruppo in netta crescita. Alla luce di tale positiva evoluzione, delle recenti dismissioni e pur in un contesto di ripresa degli investimenti, anche la posizione finanziaria netta è attesa in significativo miglioramento rispetto a fine 2014.

Marina Berlusconi

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