Parte da Milano il tour “se lo provi… #ciprendigusto” di Kellogg
Kellogg’s Extra è tornato nelle strade italiane con il tour “se lo provi… #ciprendigusto”. Fino ad oggi, dalle 7.30 alle 10.30, nelle principali piazze e stazioni della metropolitana di Milano si susseguono “battaglie di cuscini” animate dalle ragazze e ragazzi brandizzati Extra, che, rigorosamente in pigiama e accappatoio, muniti di spazzolini da denti e sveglie, invitano i passanti ad assaggiare una delle referenze Extra offerte come sampling. Dopo Milano sarà la volta di Torino, Genova e Roma dove fino alla metà di novembre sarà possibile incontrare gli animatori Kellogg. «Nata una decina di anni fa, la linea Extra ha riscosso nel nostro Paese un notevole successo – ha dichiarato a Pubblicom Now Michela Grandi, Southern Europe marketing manager – venendo apprezzata non solo come un prodotto da colazione, ma uno snack da consumare in diversi momenti della giornata. Un brand che recentemente è stato sottoposto a un restyling del logo, reso ora più morbido e leggibile a scaffale. Composta da quattro variazioni di gusto (Croccante d’Avena, Cioccolato al latte, Delizie di Frutta e Cioccolato fondente belga e nocciole), la linea sta sbarcando sui mercati spagnolo e portoghese, mentre in Francia, dove è arrivata circa 10 anni fa, è stata riposizionata. Il prossimo anno presenteremo un ampliamento di gamma, al quale dedicheremo una serie di attività di comunicazione ad hoc». Riguardo alle iniziative btl attualmente nelle piazze e nelle vie di alcune città italiane, «l’azienda, racconta ancora Grandi, ha deciso di puntare su un target “urbano” in movimento verso scuola, lavoro, casa enfatizzando sia il brand che il prodotto stesso attraverso l’offerta di sampling. Il tutto ha poi un’amplificazione su Facebook, YouTube e Twitter». Attualmente è in tv lo spot “Pink Panties” – creatività di Leo Burnett e pianificazione di Carat – con un codino finale che invita ad assaggiare una delle referenze Extra con il latte caldo. «Kellogg è considerato un marchio-ombrello sotto il quale trovano spazio diversi brand disponibili sul mercato italiano nei comparti dei cereali pronti per la prima colazione, degli snack a base di cereali e degli snack salati – ha sottolineato la corporate communications manager Sara Faravelli – come Kellogg’s Corn Flakes, Special K, Coco Pops, Miel Pops, Kellogg’s Choco Krave, Nutri Grain e Pringles, solo per citarne alcuni, e ognuno di loro viene comunicato attraverso diverse attività che non si sovrappongono mai. Pringles, ad esempio, è stato il protagonista del Summer Tour in partnership con RDS, che ha toccato diverse spiagge italiane, da Nord a Sud, coinvolgendo circa 18.000 persone. È terminata invece a giugno la promozione Kellogg’s “Cucchiaio” che regalava, ogni tre confezioni di cereali o snack acquistate, un cucchiaio personalizzato, mentre nel mese di giugno è partita l’operazione “Scegli la tua tazza” destinata sia ai consumatori adulti che ai bambini, che potranno scegliere due tipi di tazza, una in stile vintage e l’altra decorata con i personaggi delle diverse linee di cereali per la colazione». Continua invece il programma di responsabilità sociale “Breakfasts for better days”, con il quale l’azienda si propone di aiutare i bambini e le famiglie in difficoltà, fornendo un aiuto concreto attraverso la fornitura di cereali e snack per la prima colazione. Le consegne dei 6 milioni di colazioni su tutto il territorio sono iniziate a fine marzo a partire dalla sede lombarda del Banco Alimentare a Muggiò, per essere poi distribuite alle altre 21 sedi regionali dell’associazione. «Lo scorso anno con la campagna “Acquista una confezione, dona una colazione” abbiamo coinvolto i nostri consumatori che hanno partecipato attivamente acquistando 6 milioni di confezioni dedicati all’iniziativa. La nostra aspirazione è quella di essere la più importante azienda sostenitrice della prima colazione ed è per questo che, grazie alla collaborazione con Banco Alimentare che continuerà, siamo certi di portare un aiuto concreto ai bambini e alle persone in difficoltà».
Barbara Tomasi