Nasce Widely: prima realtà italiana di visual storytelling
Negli Stati Uniti le società di visual storytelling sono ormai realtà consolidate con oltre 1 milione di dollari di fatturato nel primo anno di attività, un network di oltre 2.500 collaboratori e un reach di 500 milioni di utenti, oltre a intere e complesse campagne di comunicazione ad altissima qualità di immagine, veicolate esclusivamente attraverso i social network. In Italia un’offerta più parcellizzata e meno strutturata ha finora visto una serie di realtà operare affiancando a campagne istituzionali e tradizionali la declinazione “social” delle stesse, oppure viralizzandole attraverso l’ingaggio di influencer, caratterizzati però da una produzione fotografica altrettanto dispersiva e strategie sottostanti frammentarie e poco sofisticate. Davide Maggi, già co-founder e a.d. di Nimai – digital company specializzata nella realizzazione di strategie, contenuti e campagne cross-platform sui new media – insieme a Matteo Riffeser Monti, editore ed a.d. di Monrif.net, e a Simone Bramante, il talent italiano più riconosciuto a livello internazionale con 650.000 follower su Instagram, scelgono di fare sistema e dare il via a una società strutturata sul modello anglosassone: realizzare strategie di cutting-edge storytelling, includere in portafoglio i migliori talenti internazionali, prediligere sempre la massima qualità di immagine e di narrazione e presentare risultati oggettivi e trasparenti. Widely nasce già con una dote di case history particolarmente prestigiosa: il lancio internazionale di Scrambler Ducati con produzioni in Europa, USA, Asia e Sud America, il progetto #lightislife di Philips, le attività di racconto del territorio in Italia per le città di Bologna e Napoli. «Abbiamo voluto mettere a disposizione del mercato italiano un’offerta in grado di competere con la qualità, la professionalità e l’innovazione dei mercati anglosassoni, da sempre all’avanguardia in termini di comunicazione», ha dichiarato Davide Maggi, fondatore e ceo di Nimai e principale azionista di Widely. «Riteniamo che un mercato come quello italiano, che dispone di realtà produttive eccellenti, meriti di essere raccontato con lo stesso livello di maestria comunicativa e di immagine anche sui nuovi mezzi», ha aggiunto Simone Bramante, socio e co-fondatore di Widel, nonché unico talent italiano rappresentato anche da Tinker Street. Widely può già contare su un team di 10 professionisti, oltre a collaboratori e influencer in grado di coprire i 5 continenti sulle categorie, tra le altre, di travel, enogastronomia e automotive.