Pomì partecipa all’Albero della Vita per raccontare la qualità del made in Italy
Durante l’Esposizione Universale, il Consorzio Casalasco del Pomodoro avrà un duplice ruolo: da una parte quello di rappresentante dell’intera filiera del pomodoro italiano all’interno dell’area Coldiretti del Padiglione Italia; dall’altra, con il proprio brand Pomì, di partecipante all’Albero della Vita raccontando i valori-cardine su cui si fonda la propria attività, ovvero qualità made in Italy, sostenibilità certificata, denessere per le persone e il territorio.Con un fatturato di oltre 200 milioni di euro, Il consorzio del pomodoro associa più di 300 aziende agricole, localizzate tra Parma, Piacenza, Cremona e Mantova che coltivano a pomodoro circa 4.500 ettari di terreno per una produzione complessiva di 350.000 tonnellate di pomodoro fresco, e ha dato vita a un vero e proprio sistema integrato di filiera mantenendo un legame forte con il territorio. Con Pomì – marchio storico al 100% italiano e di proprietà dell’azienda – la passata di pomodoro italiana arriva in oltre 50 Paesi in tutto il mondo. Infatti più del 60% della produzione a marchio Pomì e Pomito è destinata ai mercati esteri in Europa, America settentrionale e centrale, Africa e Asia (medio ed estremo oriente). Secondo Costantino Vaia, direttore generale del Consorzio «Expo 2015 è un’opportunità unica, specialmente per un’azienda come la nostra che oggi opera sui mercati internazionali, ma che è radicata sul territorio, per raccontare cosa sta dietro il nostro operato, la storia delle persone che producono i nostri prodotti. L’Italia, uno tra i primi produttori al mondo di pomodoro da industria, sviluppa un volume d’affari pari a circa 3 miliardi di euro, di cui oltre il 56% è destinato all’export. Questo dimostra quanto questo settore, forse troppo spesso ignorato dai riflettori, sia decisamente rilevante per la nostra economia. Ritengo quindi che Expo e in particolare l’Albero della Vita siano strumenti efficaci per perseguire questo obiettivo».