Nel 2018 il mercato italiano dei Media arriva a 36 miliardi
Il mercato italiano Entertainment & Media sta cambiando e lo sta facendo alla velocità della luce. Se un’azienda ha l’ambizione di voler sopravvivere deve imparare a correre e adeguarsi all’evoluzione. Andrea Samaja, Partner PwC E&M Market Leader introduce così il rapporto “Entertainment and Media Outlook Italia 2014 -2018” presentato a Milano per il 6° anno consecutivo, descrivendo i trend relativi agli 11 segmenti del mercato: Filmed Entertainment, Television, Recorded Music, Radio, Out-of-Home advertising, Internet, Newspaper Publishing, Consumer Magazine, Business to Business, Consumer and Educational Book e Video Games.
Sintetizzando i principali driver evidenziati dal rapporto notiamo che il valore totale del mercato (E&M) dello Stivale ammontava a 31,5 miliardi di euro lo scorso anno e crescerà fino a 36 miliardi nel 2018 ad un CAGR del 2,7%. Non è tutto, secondo lo studio effettuato, la spesa degli utenti peserà per 28,5 miliardi; l’advertising raggiungerà 7,5 miliardi (CAGR 0,5%); Internet, Videogames e Filmed Entertainment traineranno la crescita nei 5 anni (CAGR rispettivamente di 8,5%, 5% e 3%); il digitale rappresenterà il 44% del totale del mercato E&M nel 2018, contro il 32% del 2013; smartphone e tablet raggiungeranno una penetrazione dell’84% nel 2018.
In particolare per quanto concerne il mercato pubblicitario il totale dei ricavi pubblicitari nel 2013 è sceso ancora rispetto all’anno precedente del 6,1%. I mercati tipici dell’editoria hanno sofferto ulteriormente. Dopo anni di continue flessioni, si stima che la componente advertising torni a salire a partire dal 2015. Ancora una volta, sarà la pubblicità legata al mezzo Internet (CAGR 8,6% ), comprensiva della componente digitale dei settori TV e Publishing, a trainare il segmento. Nell’ambito della raccolta pubblicitaria digitale, a crescere di più nei prossimi anni sarà l’online Television advertising (CAGR 2014-2018 pari a 33,8%), seguita dal mobile Internet advertising (CAGR 2014-2018 pari a 11,5%) e dall’online Consumer magazine advertising (CAGR 2014-2018 10,1%).
«Nonostante l’avanzata del digitale – ha commentato Samaja – il segmento tv advertising, caratterizzato da una componente tradizionale complessivamente stabile, toccherà i 3,2 miliardi nel 2018, il 42,2% del totale pubblicitario del mercato E&M italiano. Alle sue spalle, la pubblicità su Internet si avvicinerà alla soglia dei 2,4 miliardi nel 2018, il 30,6% del totale, contro il 21% del 2013». Le previsioni sembrano essere buone, il mercato E&M italiano pare mostrare segni di ripresa anche se l’andamento economico è ancora profondamente instabile (PIL –0,2% nel secondo trimestre 2014).
«Ciò che è importante sottolineare – ha aggiunto – è che il mercato dei Media e dell’Intrattenimento sta gradualmente indirizzando la necessaria trasformazione. Le modalità di fruizione dei contenuti sono sempre più digitali, di conseguenza gli operatori devono garantire ai propri utenti la disponibilità di contenuti secondo un modello produttivo e distributivo incentrato sulla convergenza dei mezzi di fruizione. Nel “sistema”, questo percorso di trasformazione spesso non è ancora delineato all’interno degli operatori; questo soprattutto dal punto di vista creativo che organizzativo e gestionale. La tecnologia sarà sempre di più strategica per fare business e la partita per il futuro posizionamento degli operatori è aperta».
Elena Pescucci