Clear Channel, Paolo Dosi: «Nel 2016 il programmatic per l’out-of-home»

Paolo Dosi
Paolo Dosi

Durante l’evento organizzato ieri da Clear Channel Italia presso le Officine del Volo a Milano per presentare il progetto di rinnovamento degli spazi pubblicitari degli aeroporti romani, il ceo Paolo Dosi ha comunicato a Pubblicom i bilanci della concessionaria out-of-home: «Il primo semestre 2014 è stato archiviato con una crescita del 6% a parità di perimetro, ma prendendo in considerazione la partnership con Aeroporti di Roma (Adr) totalizziamo +23%, che a chiusura anno diventerà +30% con un fatturato pari a 95 milioni di euro. Dati che ci porteranno a diventare la prima concessionaria out-of-home in Italia, con oltre il 25% di quota di mercato. Grazie alla nuova partnership riqualificheremo tutti gli impianti degli scali della Capitale, con soluzioni iconiche d’impatto, ma soprattutto con l’uso del digital signage cioè degli impianti digitali con immagini in movimento e possibilmente interattive. L’interazione dell’utente con l’adv è un trend di sviluppo, così come l’avvento del programmatic buying per la vendita degli spazi pubblicitari ooh. L’esterna infatti consente di catturare audience mirate e soprattutto in movimento, quindi più attive e orientate al consumo, in particolare di prossimità. Per le aziende si tratta non solo di fare brand awareness ma soprattutto trade marketing. Detto questo, Clear Channel Communications sta sperimentando piattaforme di programmatic in Regno Unito e in Australia, e prevedo che nel 2016 verranno utilizzate anche in Italia». Durante l’evento Clear Channel ha condiviso le ipotesi progettuali sviluppate, sia riguardo gli aspetti tecnologici e di design sia per quanto concerne l’offerta commerciale. Infatti Adr ha deciso di cambiare il proprio modello di business nell’advertising ed è in corso di sviluppo un progetto di innovazione dell’asset pubblicitario, che coinvolgerà i 41 milioni di passeggeri che nell’ultimo anno sono transitati sugli scali romani. Quattro sono le linee guida del nuovo piano pubblicitario: “less is more”, si andranno a ridurre del 40% gli spazi pubblicitari; si prevede l’adozione di nuove tecnologie e impianti digitali per i quali Adr ha programmato un notevole investimento; verranno installati impianti iconici e backlit di forte impatto e qualità; verranno adottate tecnologie e piattaforme volte a favorire l’interazione con le audience. L’adozione di queste nuove tecnologie e la presenza del digitale, consentirà di avere quella flessibilità, prossimità e immediatezza che valorizzeranno l’offerta commerciale sfruttando le sinergie con gli operatori retail presenti in aeroporto, garantendo un marketing di prossimità ma soprattutto anche una forte complementarietà con la comunicazione televisiva e web. L’ambiente aeroportuale consente di avere profilazioni puntuali sulle diverse tipologie di target audience e anche i flussi sono definiti, per cui questi aspetti hanno consentito a Clear Channel di sviluppare un’offerta commerciale volta a intercettare il target audience desiderato dall’advertiser, ottimizzandone l’investimento pubblicitario. Ulteriori affinamenti e sviluppi in tal senso verranno realizzati attraverso i due prossimi step di approfondimento: le ricerche di mercato da settembre 2014 e la misurazione della pressione pubblicitaria per mezzo di AudiOutdoor, tra fine 2014 ed inizio 2015. Ciò consentirà a tutti i settori di potersi avvicinare al media dell’aeroporto, siano essi innovativi pannelli che nuovi prodotti digitali ed iconici o anche eventi di contatto con il consumatore. Il tutto in modo mirato, intercettando i politici, i top manager o i turisti low cost. I circuiti digitali saranno formati da oltre 200 schermi digitali, in alta risoluzione, da 65” e 55”, posizionati nei punti strategici di transito e stazionamento dei passeggeri, garantendo così la copertura del 100% dei viaggiatori. 

Vanna Assumma

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