Il temporary brand VanityFair10 a La Rinascente

In occasione dei suoi 10 anni, Vanity Fair veste le vetrine de La Rinascente a Milano per presentare le special edition brandizzate VanityFair10, realizzate con alcuni selezionati partner.

Così dal 25 giugno al 4 luglio 2013 saranno esposte in corso Vittorio Emanuele le lattine di Pepsi Light, i braccialetti Cruciani, la welness ball di Technogym, la nuova Citroën C3, più alcuni pezzi unici (Poltrona Frau, bike di Rizoma, lampada Flos, 10 borse iconiche), tutti con grafica personalizzata dalla testata, realizzata da Factory 27 (agenzia di produzione interna alla casa editrice, ndr).

Al progetto “temporary brand VanityFair10” si aggiunge un’azione di talent scouting, perché le varie aziende mettono a disposizione 10 contratti di lavoro a progetto, a partire dalla stessa La Rinascente. «Le vetrine – afferma Luca Dini, direttore del settimanale – sono come le nostre copertine, ti catturano e ti fanno entrare».

A proposito di copertine, Dini sottolinea che quella della bambina candidata all’Oscar, Quvenzhané Wallis, quella di Carlo Cracco e di Brad Pitt, sono ad ora le più vendute dell’anno, con 130mila copie in edicola e 100mila in abbonamento.

E come sta andando il settimanale dopo il restyling di un mese e mezzo fa? «L’andamento è stabile – continua il direttore. – Forse dopo il restyling abbiamo venduto qualche migliaia di copie in più, ma siamo sostanzialmente in linea. Anzi, a giugno per la prima volta chiuderemo in pareggio».

Antonio Casamassima, direttore marketing di Vanity Fair, aggiunge che il mese di luglio probabilmente sarà ancora in flessione per il magazine, mentre il sito vanityfair.it archivierà il primo semestre 2013 con una raccolta pubblicitaria a +20%. «Noto – aggiunge Casamassima – un ritorno alla display, a quella che avevano chiamato la pubblicità morta.

Il 4 luglio lanceremo una web radio con un canale dedicato sul sito, con app nativa scaricabile gratuitamente. Sarà una radio di intrattenimento, con molta musica, e le penne di Vanity Fair saranno anche le voci dell’emittente. Tutto questo nell’ottica della multimedialità».

Vanna Assumma 

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