Su Sky Atlantic parte “Gomorra – La Serie”. Scrosati: «Prodotto eccellente ed esportabile»

andrea_scrosati_a_lDopo “House of cards”, che ha marcato l’esordio di Sky Atlantic, e dopo il succoso aperitivo in stile ‘nazionale’ rappresentato dalla extended version di “Venuto al mondo”, il canale di serie ‘sofisticate’ della piattaforma satellitare si appresta e far esordire la propria produzione originale di punta. È previsto per il 6 maggio, infatti, il decollo di “Gomorra – La Serie”, 12 episodi da un’ora, che Sky ha realizzato con Cattleya e Fandango, in collaborazione con La7 e in associazione con Beta Film. La fiction è diretta da Sergio Sollima, già firma della serie cult “Romanzo Criminale’; Sollima è il supervisore di un prodotto che ha richiesto la presenza dietro la macchina da presa anche di Francesca Comencini e Claudio Cupellini. La serie si è avvalsa di un cast di attori legati al territorio, con esordienti che si mischiano ad attori professionisti: Marco D’Amore, Fortunato Cerlino, Maria Pia Calzone, Salvatore Esposito, Marco Palvetti, Domenico Balsamo e tanti altri. La scrittura invece è stata affidata ad un team curato da Stefano Bises, mentre Roberto Saviano ha partecipato all’elaborazione del soggetto. La realizzazione è durata 30 settimane, avendo come sfondo ovviamente Napoli, ma anche Milano, Ferrara, Roma e Ventimiglia e Barcellona. Gomorra, caso più unico che raro per un prodotto italiano, prima ancora del debutto televisivo è stata già venduta dal distributore internazionale Beta Film in oltre 40 paesi, tra cui Regno Unito (Sky Atlantic), Francia (Canal+), Germania (Sky Atlantic), Paesi Scandinavi (HBO), America Latina (HBO) e tutto il Nord America. E grazie a un importante accordo siglato con The Weinstein Company (TWC) sbarcherà anche negli Stati Uniti. Alla conferenza stampa di presentazione della serie, ieri a Roma, hanno partecipato Andrea Scrosati, vicepresidente per l’area cinema e spettacolo di Sky, Nils Hartmann, direttore Produzioni Originali di Sky, il regista Stefano Sollima e Riccardo Tozzi, presidente di Cattleya. Scrosati ha sottolineato come negli ultimi anni le serie tv siano state il luogo topico, non solo televisivo, «in cui più si è sviluppata la creatività in tutti gli aspetti». Sky vuole posizionarsi in questo ambito e dare il proprio contributo con titoli memorabili. «Con Cattleya – ha detto Scrosati – avevamo già fatto “Romanzo criminale” e siamo soddisfatti che anche questo prodotto abbia avuto un incredibile riscontro e favore a livello internazionale». Il successo fuori dai nostri confini, secondo Tozzi, è dipeso dal fatto che “Gomorra” mixa bene l’adesione ai nuovi canoni qualitativi della serialità internazionale, contaminandola con la nostra tradizione, la capacità di racconto già mostrata dal nostro cinema del dopoguerra. «Gomorra – ha spiegato Tozzi – ha un radicamento nella realtà e c’è un confronto spietato e senza diaframmi con il vero». Questi ingredienti, questa maniera d’intendere le storie, secondo il manager di Cattleya, possono rendere la serialità italiana appetibile nel mondo. «In Gomorra non c’è didascalismo e sociologismo; ci attacchiamo ai personaggi ma li vediamo così come sono» ha rimarcato Tozzi. «Il compito di Sky – ha chiosato Scrosati – rimane sempre lo stesso, è cioè quello di ricercare sempre l’eccellenza quando realizziamo qualunque tipo di prodotto destinato ai nostri abbonati». Roberto Saviano, non presente in sala, ha mandato un messaggio video. Lo scrittore ha sottolineato quanto sia importante per lui raccontare la realtà con rigore. «I personaggi non vanno dopati, ma visti nella loro miseria quotidiana. La realtà non va spiegata, ma raccontata. Scampia non è una quinta, ma un elemento fondante della storia, è il dna della serie».

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