Cairo: aprile straordinario, dopo un primo trimestre con la raccolta pubblicitaria a +5%
Sono giornate caldissime per Urbano Cairo. Perché il Torino, squadra di cui l’imprenditore di Alessandria è presidente, va benissimo in Serie A ed in una delle posizioni utili per giocare in Europa League; e perché gli affari televisivi vanno più o meno bene. È stato accolta come una buona notizia, ad esempio, la scelta del direttore de La7, Paolo Ruffini, di lasciare l’emittente per approdare a Tv2000. Senza Ruffini, Cairo può spingere ancora più avanti l’orientamento de La7 verso una programmazione sempre più tarata sull’informazione, con Enrico Mentana che si consacra definitivamente come il personaggio chiave della Rete. Una scelta, quella sull’informazione e sull’approfondimento, che rende quasi pleonastica la presenza di un direttore di rete. Non tutto su La7 però, da questo punto di vista, è andato benissimo in questa stagione tv, ma i risultati di raccolta pubblicitaria dell’emittente sono rimasti anche in questi ultimi mesi molto positivi. Nel primo trimestre, in particolare, in un contesto in cui Publitalia ha dichiarato un saldo negativo dell’1% nei prime tre mesi del 2014, Cairo Communications ha registrato entrate pubblicitarie in crescita del 5% nelle tv, mentre la stampa – ha assicurato il patron – «ha avuto un buon mese di gennaio e un mese di aprile strepitoso con risultati notevolissimi». Rieletto al vertice di Cairo Communication dall’assemblea degli azionisti, Cairo ha ribadito: «Con La7 abbiamo ottenuto ottimi risultati, recuperando da un Mol per 45 milioni negli otto mesi del 2012 a un attivo di 3,7 milioni nel 2013 con un piccolo contributo della pubblicità e grazie al contenimento dei costi realizzato abbattendo gli sprechi. Senza deficit di coerenza della linea editoriale e della qualità dei programmi». «Abbiamo confermato i contratti in scadenza di Crozza per tre anni e Santoro per altri due anni» ha ricordato Cairo. Che ha rinnovato di due anni anche il contratto di Lilli Gruber, mentre per quanto riguarda Enrico Mentana, ha concluso il presidente del Torino, «abbiamo sottoscritto un patto di stabilità di tre anni a inizio marzo».