IAA: firmato il Manifesto in favor of Digital Advertising
Il Digital Services Act e Digital Market Act, che stanno procedendo nel loro percorso legislativo, impatteranno significativamente in materia di regolamentazione del mercato adv a livello europeo aggiornando l’attuale contesto legislativo in cui vigono il principio del Paese di origine (country of origin) e il regime di responsabilità delle piattaforme (safe harbor) a tutela della privacy del consumatore. «Il tema è molto articolato e ancor più fondamentale e rilevante – è il commento di Alberto Dal Sasso, presidente di IAA Italy – per quelli che saranno i nuovi assetti del mercato pubblicitario e digitale in genere. È evidente che come associazione internazionale di player della pubblicità siamo davvero attenti a questo processo che auspichiamo condurrà ad un equilibrata attualizzazione di un sistema la cui regolamentazione appare generalmente superata e in un contesto in cui regole e meccanismi si modificano continuamente. Ciò che con i colleghi di IAB Spagna, Portogallo e Grecia, UNA, Netcomm e AEA primi firmatari, cui se ne aggiungeranno altri. Auspichiamo con la firma di un comune manifesto declinato in 5 punti (innovazione, trasparenza, fiducia, gratuità, armonizzazione) è che questo processo regolatorio sia ovviamente equilibrato, attento al consumatore ma anche consapevole della realtà degli operatori del sistema e degli spender».
Questi i 5 punti del Manifesto in favor of Digital Advertising:
1. Innovazione: l’attuale regime di responsabilità limitata dei player che operano su Internet è stato fondamentale per garantire un ecosistema innovativo a livello continentale. L’introduzione di una responsabilità senza un’attenta analisi porterebbe danni all’intero ecosistema di Internet.
2. Trasparenza: le proposte normative hanno introdotto modifiche in materia di trasparenza, conferendo più potere ai consumatori. Prima di introdurre nuove misure, sarebbe opportuno effettuare una valutazione del loro impatto.
3. Fiducia per il consumatore: il GDPR, che ha messo al centro l’utente, è oggi uno standard internazionale. Questa norma costituisce di per sé una protezione per l’utente non essendo necessaria l’elaborazione di più leggi che possono comportare un’incertezza giuridica.
4. Gratuito: la pubblicità mirata, il cui meccanismo è basato sulle ricerche degli utenti, aiuta le persone a trovare meglio ciò che stanno cercando. Inoltre, le aziende massimizzano il ritorno sull’investimento e consentono agli utenti di usufruire dei servizi digitali gratuitamente o a costi molto contenuti. Questo è specialmente rilevante per le PMI che hanno potuto continuare a sviluppare il proprio business grazie alla digitalizzazione e alla possibilità di connettersi con i propri clienti online grazie alla pubblicità mirata.
5. Armonizzazione: con l’attuale quadro normativo l’equilibrio tra interessi di mercato e protezione del consumatore è di rilevante importanza. La protezione dei dati è già regolamentata nel Gdpr, alla quale si aggiungerà il regolamento ePrivacy, attualmente in fase di negoziazione, che avrà un impatto significativo sull’attività pubblicitaria.