I 60 anni di Amnesty International in una campagna firmata da Arkage

Il 28 maggio del 1961 un avvocato inglese, Peter Benenson, ideò la prima campagna di Amnesty International, con l’obiettivo di liberare i “prigionieri di coscienza”, ovvero quelle persone incarcerate solo per aver espresso le loro opinioni, esercitato il loro credo religioso, aver promosso i propri diritti. Per Benenson si trattava di alcuni studenti portoghesi arrestati durante la dittatura di Salazar per aver brindato alla libertà in un bar. Dopo 60 anni, l’associazione continua a chiedere la scarcerazione dei “prigionieri di coscienza”, come lo studente egiziano dell’Università di Bologna Patrick Zaki, o a chiedere di far luce sulla scomparsa o uccisione di altre persone che avevano espresso opinioni diverse. Per celebrare i 60 anni di attività, Amnesty International Italia ha lanciato una nuova campagna di brand, con l’obiettivo di avvicinarsi sempre di più alle persone e creare un punto di contatto tangibile tra attivisti, beneficiari, donatori e firmatari. Ideata dall’agenzia Arkage la brand campaign è sui canali social Facebook, Instagram e YouTube dell’associazione, è su Repubblica.it, ed è pianificata sugli impianti digiwall a Milano (in zona Navigli) e a Roma (i via dei Condotti).

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