Gruppo Tempocasa Andrea Russo Project Manager junior
In Tempocasa dal 2011, Andrea Russo ha avuto un’ascesa tanto rapida quanto inarrestabile. Disciplinato, costante e sempre in grado di automotivarsi, nel tempo è diventato un leader silenzioso capace di fare squadra come pochi altri. Nel marzo 2018 è diventato manager e, nel 2020, è stato eletto miglior project manager junior biancoverde d’Italia. Oggi gestisce cinque punti vendita e guida oltre trenta persone nell’area piemontese di Gruppo Tempocasa.
Qual è stata la sua formazione?
Ho frequentato l’istituto Castellamonte di Torino e mi sono diplomato come geometra. Tempocasa mi ha dato l’opportunità di prendere parte a svariati corsi di formazione utili alla crescita personale e a quella professionale. Anche per questo ringrazio l’azienda.
Qual è la sua visione del mondo immobiliare e quali i suoi obiettivi?
È una visione molto positiva. Lavoro sul mercato di Torino, prossimamente la città ospiterà anche gli ATP Finals di tennis, quindi cercheremo di farci trovare pronti. Ora come ora, in conseguenza della situazione socio-sanitaria, ho notato che le persone danno molto più peso all’importanza della casa: c’è una ricerca accurata dell’immobile ideale da parte delle famiglie, che vogliono soddisfare tutte le loro esigenze.
Il mio obiettivo è creare una squadra sana, raddoppiare i miei cinque uffici e fare crescere le risorse che in quest’area lavorano.
La motivazione che mi muove è il vedere realizzate le persone che sono partite da zero e mi hanno dato fiducia come persona e come imprenditore.
Essere nominato il miglior project manager junior d’Italia, selezionato tra quaranta persone della nostra rete, è stato finora il mio successo più grande. Una soddisfazione immensa, perché in Tempocasa il livello è altissimo. Ce l’ho fatta insieme alla squadra di fenomeni che quotidianamente mettono le loro capacità al servizio dell’area.
Quali sono le sue abilità principali e come si trasmettono nella value proposition?
Tra le mie abilità principali penso ci sia la capacità di restare molto focalizzato sui miei obiettivi. Sono costante nel modo di lavorare, nel non dimenticarmi delle persone che mi hanno dato fiducia e soprattutto nel cercare di tirare fuori il meglio da ogni professionista: li porto a superare i loro limiti e a perseguire le loro idee di crescita.
Creo figure di riferimento e imprenditori che siano in grado di essere leader ma, soprattutto, di trasmettere a loro volta questi valori creando squadre numerose e agguerrite.
Ha scelto di entrare nel mondo immobiliare oppure si è trattato di una “casualità”?
Sono entrato nel mondo immobiliare per puro caso, addirittura quasi costretto da mia mamma nel cercare un lavoro. Poi il destino ha fatto il suo corso e ho compreso di aver avuto la più grande fortuna: essere entrato nell’azienda giusta ha cambiato la mia vita.
Chi vorrebbe ringraziare nella sua carriera?
Ringrazio il mio titolare e ancora oggi socio, Carlo Antonaci, perché tutte le cose che so le ho imparate da lui. Ringrazio anche Andrea Papiro, Cosimo Mernea, Stefano Scarcia e Gianni Berinde, che hanno creduto in me dal primo momento e mi hanno seguito a testa bassa fino a diventare oggi miei soci e punti di riferimento. Infine ringrazio la mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto.
Quando è entrato nel mondo immobiliare e che cosa l’ha colpita di più?
Quello che mi ha colpito di più nel mondo immobiliare è l’incredibile numero di persone che cerca una casa da acquistare o desidera vendere la propria. Non pensavo fosse così alta questa percentuale e, di conseguenza, la dinamicità dell’intero settore.