Cresce la reputazione dei servizi di food delivery. In Italia il migliore è Just Eat
Lo scoppio della pandemia e le conseguenti misure restrittive hanno accelerato lo sviluppo del segmento del food delivery. Secondo i dati de Il Sole 24 Ore, sono 1,3 milioni i nuovi “consumatori digitali”, 20% dei quali proprio nel settore food, che hanno iniziato ad ordinare online proprio a seguito del lockdown. Una crescita che, però, non è stata priva di difficoltà, soprattutto per quanto riguarda la cattiva gestione dei rider: condizioni di lavoro poco etiche, poco tutelate e poco pagate. Situazione più volte denunciata da Assodelivery, associazione di categoria che comprende Deliveroo, Glovo, Just Eat, Social Food e Uber Eats. Per valutare quanto le polemiche avessero inciso sulla reputazione di ogni azienda, o cosa ciascuna di esse avesse realmente fatto a riguardo, Zwan ha deciso di analizzare le reputazioni dei principali brand del settore, Just Eat, Deliveroo, Glovo e Uber Eats, attraverso l’algoritmo del Reputation Rating. L’incidenza sulla reputazione, questa viene suddivisa in 10 asset, secondo la metodologia del Reputation Rating, per valutare i diversi aspetti e interlocutori: i Driver, ovvero Prodotti e Servizi, Leadership, CSR, Governance, Performance, e gli Stakeholder, ovvero Consumatori e clienti, Investitori, Dipendenti – in questo caso i rider – Società e Istituzioni, Fornitori. Risulta che la migliore reputazione è quella di Just Eat, seguita da Deliveroo, Uber Eats, Glovo. Just Eat, in virtù della decisione dello stesso a.d. Italia, Daniele Contini, di assumere i rider come dipendenti dal 2021, ha visto aumentare di molto la sua reputazione, in particolare negli asset Leadership, CSR, Consumatori e Clienti e Dipendenti, questi ultimi anche in virtù dell’incrocio di una sentiment analysis approfondita incrociando recensioni di piattaforme come TrustPilot e Indeed. In generale, anche le Performance finanziarie e la qualità del proprio Servizio sono state premiate nel periodo di lockdown, con un cospicuo aumento della capillarità. Deliveroo, al secondo posto, non stacca di molto l’azienda danese grazie a un “plus” reputazionale dato dall’annuncio della decisione dell’azienda di virare verso un modello free login. In questo modo il rider non dovrà più prenotare gli slot di presenza, ma può aprire l’app quando vuole e rendersi disponibile, così da conferire maggiore libertà e potere organizzativo agli stessi. In tal senso, incrementi considerevoli sono stati riscontrati negli Asset: Dipendenti, CSR e Investitori (in quanto questo modello sembra destinato a far ritagliare imponenti quote di mercato all’azienda, e a chi dovesse implementarlo successivamente). Terza posizione per Uber Eats grazie a una migliore Reputazione nei confronti dei propri Dipendenti. Infine, sebbene Glovo goda di buona Reputazione, in particolare verso Investitori, Fornitori e Società e Istituzioni, nell’ultimo periodo è il brand che più sembra aver sofferto di disservizi e problemi verso i Consumatori, Asset più critico del suo quadro reputazionale, che lo vede scivolare in quarta posizione.