Ripartire al femminile

Con questo articolo di Susanna Vismara, prosegue “Ripartire al femminile”, una serie di riflessioni dedicata all’approfondimento del dopo emergenza visto dal punto di vista delle donne. Ovvero quelle che, secondo molti, sono le grandi dimenticate dell’emergenza Covid, che in realtà le ha viste protagoniste assolute sul lavoro e sul fronte domestico.

Susanna Vismara, designer e cofondatrice “Le Tintine”, Seregno, Lombardia

Questa clausura forzata ha portato le donne a confrontarsi ancora più intensamente con quel mix di ambiente domestico e lavoro che tutte conosciamo. Le connessioni “social” si sono moltiplicate e le 24 h in casa hanno sia costretto che permesso a molte donne di combinare lavoro e incombenze famigliari con modalità nuove e più intense. Prima del covid-19 molte donne-mogli-madri-lavoratrici passavano buona parte del loro tempo fuori casa e i momenti per i progetti sul proprio futuro erano pochi. Il virus ha invece ridotto le corse ai supermercati e azzerato le palestre dei figli, le feste, i weekend fuori… sostituiti dalle ricerche online alla ricerca di captare i cambiamenti in corso e capire come reagire. Dal mio punto di osservazione mi sembra di poter affermare che le donne hanno dimostrato un forte spirito d’iniziativa, attivando nuove inaspettate collaborazioni, sviluppando la loro (la nostra) particolare creatività facendola “esplodere” soprattutto e inevitabilmente sui social. Nel mio caso specifico ho per esempio riscontrato un picco di interesse sul mio progetto www.letintine.it, sviluppato con la mia amica Serena per produrre capi in cotone organico per i più piccini, tinti con estratti di fiori piante e frutta per mettere a disposizione dei nostri piccoli abbigliamento etico e naturale al 100%. Il nostro impegno tipicamente di natura materna e protettiva, quindi anche tipicamente femminile, coincide con quella che in questo difficile periodo pare essere anche l’interesse di molte persone in cerca di valori, concretezza, bellezza e unicità. La bellezza che si ritrova nelle cose di un tempo è il cuore del nostro progetto di donne attente a riscoprire e tutelare i valori da trasmettere ai nostri figli, per regalare alle nuove generazioni un mondo più pulito e sano. Nel nostro piccolo suggeriamo di farlo stimolando le altre mamme affinché approfittino di questo momento di generale riflessione, dove tutti si chiedono cosa sia importante proteggere, per fare scelte orientate all’etica e al concetto di naturale. Le donne sono istintivamente le più attente in assoluto ad investire nel mondo della sostenibilità per i loro figli e per se stesse e lo fanno selezionando il cibo, l’abbigliamento, la cosmesi. Questo momento di chiusura forzata confido quindi che possa tramutarsi in maniera super positiva grazie alla grande occasione che abbiamo noi donne e mamme di avere vicini ogni istante i nostri bambini e certo anche i nostri compagni (il mio almeno che non solo è a casa con me, ma mi aiuta e mi dà il cambio per sorvegliare i bambini quando ho bisogno del mio spazio) e, allo stesso tempo, di poter prendere una matita in mano e disegnare la prossima collezione come madre, imprenditrice e generatrice di cambiamenti. That’s all, life is life.

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