L’impatto economico delle app di Facebook sull’economia italiana ed europea
I social media hanno trasformato molti aspetti della vita quotidiana, da come comunichiamo e creiamo comunità online, a come ci impegniamo nel sociale e nelle raccolte fondi per scopi umanitari. Hanno anche cambiato il modo con il quale le aziende, soprattutto quelle più piccole, fanno crescere il proprio business. Oggi, si stima che più di 25 milioni di business nell’Unione Europea, per lo più piccole imprese, utilizzino ogni mese i servizi offerti da Facebook. Per comprendere la reale portata dell’impatto sull’economia del vecchio continente, Facebook ha commissionato un’indagine a Copenhagen Economics che ha coinvolto più di 7.700 aziende di tutti i settori e dimensioni, in 15 Paesi. Le aziende intervistate hanno dichiarato che l’utilizzo delle app di Facebook le ha aiutate a generare, lo scorso anno, un fatturato corrispondente a circa 208 miliardi di euro. Utilizzando le tecniche standard di modellazione economica, questo si traduce in circa 3.1 milioni di posti di lavoro. Le aziende hanno anche detto che l’utilizzo delle applicazioni di Facebook le ha aiutate lo scorso anno, a generare circa 98 miliardi di euro di tramite le esportazioni. Di questi, 58 miliardi di euro sono stati generati da vendite realizzate all’interno dell’UE e 40 miliardi di euro da vendite nel resto del mondo. Questo dimostra il ruolo cruciale che i social media svolgono nel supportare i business in tutta Europa. Ciò è particolarmente vero per le piccole e medie imprese, che non solo utilizzano i social media per promuovere la propria azienda e i propri prodotti ma anche come piattaforma di riferimento per comunicare con i clienti, come strumento di analisi e approfondimento e come mezzo pubblicitario a costi vantaggiosi, per aggiungere nuovi clienti a livello locale e all’estero. Anche in Italia Facebook si impegna a fornire alle Pmi gli strumenti per far crescere il proprio business, trovare nuovi clienti e connettersi con loro. Lo dimostra un nuovo studio, commissionato da Facebook e realizzato da Ipsos intervistando dipendenti e proprietari di piccole e medie imprese in Italia. Dallo studio, infatti, emerge che il 44% delle Pmi intervistate afferma che le app di Facebook – Facebook, Messenger, Instagram e WhatsApp – favoriscono lo sviluppo del business in Italia e il 40% concorda nel sostenere che hanno contribuito a rafforzare le loro attività. Facebook, ad esempio, ha aiutato le Pmi italiane, nel 44% dei casi, ad incrementare le vendite, sia sul mercato sia sul mercato domestico sia su quello internazionale. Instagram, invece, oltre che per incrementare le vendite (48%) viene ritenuto molto importante per entrare in contatto con nuovi clienti (55%) e per aver migliorato la propria capacità competitiva. Messenger, oltre a dare accesso a nuovi clienti (49%), secondo il 42% delle PMI, ha contribuito in modo importante a incrementare la soddisfazione dei clienti. Infine, il 51% delle aziende intervistate ha potuto raggiungere nuovi clienti, in modo più semplice e rapido, grazie all’utilizzo WhatsApp.