Iap inserisce la Digital Chart nel Codice di autodisciplina della comunicazione

Fin dal primo lancio nel 2016, la Digital Chart ha rappresentato lo strumento attraverso il quale Iap ha dato una prima risposta alla richiesta di rendere “trasparente” la comunicazione commerciale digitale. Oltre a individuare le più diffuse forme di comunicazione commerciale diffuse in Rete, la Digital Chart ha fornito i suggerimenti operativi per consentire, da un lato, agli utenti di riconoscere sempre i contenuti promozionali e, dall’altro, agli operatori di realizzare contenuti trasparenti e corretti per non incorrere in sanzioni. Linee guida diventate punto di riferimento per gli operatori del digitale, in primis nell’ambito dell’influencer marketing, dove finora erano semplici raccomandazioni. Dal 29 aprile diventeranno, invece, regole da rispettare inserite in un apposito Regolamento, parte integrante del Codice Iap, e al cui rispetto saranno tenuti tutti coloro che direttamente o indirettamente aderiscono al sistema autodisciplinare. «L’inserimento della Digital Chart nel Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale rappresenta l’apice di un percorso che l’Istituto ha intrapreso alcuni anni fa. Una strada all’inizio considerata di difficile percorribilità data la connaturata complessità ed eterogeneità degli operatori della Rete, da molti ritenuti peraltro “allergici” alle regole. In poco tempo l’Istituto, con il convinto supporto del mondo aziendale, ha, invece, proposto il paradigma della trasparenza al mondo degli influencer che ha in buona parte aderito visti i risultati di una recente ricerca secondo la quale da inizio 2018 a fine 2018 l’utilizzo di segni distintivi della comunicazione commerciale risulta incrementato del 235%», ha dichiarato in una nota Il segretario generale Vincenzo Guggino. Con questo passaggio si realizza quel ruolo proattivo che i sistemi di autoregolamentazione devono poter svolgere, e che numerosi interventi delle Istituzioni europee esplicitamente individuano come sistemi da valorizzare, come, ad esempio, ha statuito Il Parlamento europeo evidenziando che “le iniziative di autoregolamentazione e di coregolamentazione rappresentano un passo avanti perché permettono di reagire con maggiore prontezza agli sviluppi nel mondo in rapida evoluzione dei media”.  Sul piano dell’inquadramento nel Codice Iap di questa novità, il rinvio al Regolamento si troverà nell’art. 7, da sempre dedicato al tema della riconoscibilità del messaggio pubblicitario, per l’occasione opportunamente modificato. Il “Regolamento Digital Chart sulla riconoscibilità della comunicazione commerciale diffusa attraverso internet”, in forma breve Regolamento Digital Chart, indica dunque per ognuna delle più diffuse forme di comunicazione commerciale digitale, quali l’endorsement da parte di influencer e celebrity , la pubblicità native, i social network, i siti di content sharing, l’in app advertising e l’advergame, gli accorgimenti attraverso i quali il requisito della riconoscibilità richiesto dall’art. 7 del Codice si considererà soddisfatto. Per ciascuna di queste forme sono indicate le diciture e gli hashtag da adottare.

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