Presentata la 21a edizione del Premio Assorel

 

In un mercato dove i confini tra ciò che è corporate e prodotto sono sempre più labili e il prodotto si nutre dei valori corporate del brand, reputazione, relazione, fiducia sono i pilastri delle relazioni pubbliche d’impresa, che hanno nel proprio Dna la capacità di gestire la complessità della relazione tra aziende, consumatori e brand. Nel perdurare di questa crisi, anche gli stakeholder aziendali hanno percepito l’importanza della tutela del brand e del valore della relazione per costruire fiducia. Un fatto che ha provocato una nuova visione, spostando verso le pr gli investimenti in comunicazione, come conferma il dato dell’Osservatorio Assorel con l’incremento della domanda pr costante, seppur contenuto, negli ultimi cinque anni. La giuria del 21° Premio Assorel, presentato ieri mattina a Milano, rispecchia questa evoluzione e tra i 23 esponenti del mondo accademico, istituzionale, aziendale, associativo, comprende anche esperti di neuromarketing, di filosofia della complessità, arti visive applicate alla comunicazione. La nuova organizzazione del premio è in tre nuove sezioni – “Eccellenza in pr”, “Tecniche di pr e Tecnologia”, “Best In”, con l’inserimento di nuove categorie, come l’economia xircolare – e tipologie di premi per sottolineare il contributo delle pr nell’idea creativa, nell’uso delle tecnicalities digitali, nel video content. Nuovo capitolo anche per il Premio alla Carriera, per il quale è stato istituito il Comitato d’Onore composto da personalità di livello nei settori economico, accademico, sociale e politico e che ha come suo primo membro il presidente di Upa, Lorenzo Sassoli de Bianchi. «Questa edizione del premio ha l’obiettivo di fare chiarezza sul raggio d’azione delle imprese di relazioni pubbliche, promotrici di contaminazione e innovazione per la loro progettualità trasversale, che dall’idea creativa raggiunge tutti i touchpoint della comunicazione – ha dichiarato il presidente Filomena Rosato, in occasione della presentazione del premio -.Fare cultura della comunicazione è fondamento ineludibile dell’evoluzione e il compito di Assorel, che affronta oggi temi di grande complessità, di interesse collettivo, come il contratto unico di lavoro, attraverso Confindustria Intellect, il riconoscimento della giusta remunerazione, la difficoltà del recruitment, la spinosa questione della regolamentazione e della trasparenza delle gare pubbliche e private, in merito alle quali è aperto il dialogo con Upa, Assocom, Unicom, i principali player internazionali, tra cui WPP, e le Istituzioni, con l’iscrizione di Assorel al Registro della Trasparenza di Montecitorio. Nel solco di ogni possibile evoluzione, l’Associazione è impegnata attivamente nel confronto più aperto con tutti i colleghi PR, dentro e fuori ogni organizzazione, affinché l’aggregazione del comparto PR diventi il primo passo per il riconoscimento di un segmento economico che ha interessanti margini di crescita».

 

 

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