Leonardo Da Vinci, in mostra il Genio
Nel prossimo anno, saranno cinquecento. Gli anni passati dalla morte di uno delle più grandi menti mai esistite. Milano celebra Leonardo. La città che vide il suo periodo più fecondo e creativo, lo celebra con un palinsesto di iniziative e mostre fino a gennaio 2020. È stata aperta al pubblico al Museo della Scienza e della Tecnologia la scenografica mostra “Leonardo Da Vinci Parade”: tra luci teatrali e atmosfere da sfilata le opere si esibiscono come su una passerella. Un inizio dei festeggiamenti per il quinto centenario della scomparsa di Leonardo: «Il palinsesto Milano e Leonardo, che prende il via ufficialmente il 2 maggio 2019, a 500 anni esatti dalla morte dell’artista scienziato, vede con questa mostra-parata una prestigiosa e importante anteprima» ha detto l’Assessore alla Cultura del Comune Filippo Del Corno. La rassegna, curata da Claudio Giorgione, è stata realizzata in collaborazione con la Pinacoteca di Brera. Cinquantadue modelli storici di macchine e invenzioni leonardesche, patrimonio di via San Vittore, a dialogare con ventinove affreschi strappati di autori lombardi del XVI secolo, patrimonio di Brera in deposito al Museo della Scienza. Due collezioni che evocano il primo allestimento del Museo della Scienza stesso, quando aprì il 15 febbraio 1953. Spiega il legame tra i due istituti culturali milanesi il direttore braidense, James Bradburne: «Nel 1952 l’allora direttrice di Brera Fernanda Wittgens firma un accordo con Guido Ucelli, che sta per fondare il Museo della Scienza: gli concede in deposito per il suo futuro museo un importante nucleo di affreschi che allora a Brera non potevano trovare collocazione. Entrambi avevano intuito che belle arti e scienza non sono in conflitto ma al contrario in relazione. E Leonardo, con la sua umana curiosità e la sua passione d’indagare in modo creativo, lo dimostra ancora oggi». Tutti gli eventi sono stati presentati i primi di luglio al Castello Sforzesco di Milano, fulcro delle manifestazioni sparse in città. Da qui prenderanno il via le celebrazioni il 2 maggio 2019 e per l’occasione riaprirà la Sala delle Asse, svelando al pubblico il “Monocromo” leonardesco dopo l’ultima fase di restauri. Sempre tra le mura del Castello saranno allestite altre due mostre: il percorso multimediale “Milano di Leonardo” nella Sala delle Armi, che ricostruirà virtualmente la città meneghina al tempo vinciano, e la mostra “Leonardo e la Sala delle Asse tra natura, arte e scienza”, con una selezione di disegni originali dell’artista e dei leonardeschi, che rivela le relazioni iconografiche e stilistiche tra da Vinci, i maestri d’Oltralpe e quelli di ambito toscano. Tra gli straordinari modelli storici leonardeschi troviamo una barca in legno, un galleggiante, una gru girevole, la macchina volante con motore a balestra. Insieme alla collezione di affreschi della Pinacoteca di Brera sono esposti alla mostra “Leonardo da Vinci Parade”, visitabile fino al 13 ottobre al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Si tratta della prima iniziativa realizzata in vista delle celebrazioni per il V centenario della morte di Leonardo da Vinci (1519-2019). Si tratta di un vero show, su una passerella laccata in nero e illuminata dalle classiche luci teatrali da camerino. Nel corridoio esterno alla sala espositiva, un’altra installazione coinvolge altri dieci modelli leonardeschi. Gli esemplari esposti raccontano i diversi interessi di studio di Leonardo. Volo, nautica, macchine e utensili da cantiere all’artiglieria militare, e accanto a essi pittori lombardi, tra cui Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari, raccontano la Milano ai tempi di Leonardo. Anche Palazzo Reale dedicherà a da Vinci due esposizioni. La prima, “La Cena di Leonardo per Francesco I: un capolavoro in seta e argento” vedrà l’esposizione del prezioso arazzo che riproduce l’affresco di Santa Maria delle Grazie, ritenuto una delle primissime copie dell’Ultima Cena. La seconda, invece, sarà realizzata in collaborazione con il Museo di Storia Naturale, che trasferirà parte della sua collezione a Palazzo Reale, permettendo così un confronto diretto tra fossili, minerali e animali impagliati con la natura vinciana e dei suoi seguaci. Adele Messina