Rai Pubblicità, confermati gli obiettivi di fatturato 2018, redditività a +5%
In occasione della presentazione dei palinsesti autunnali, avvenuta ieri a Milano durante l’incontro “Il futuro è già in programma”, Rai Pubblicità ha illustrato le nuove strategie e la nuova organizzazione focalizzate ad una maggiore integrazione dei brand con i contenuti Rai per rafforzarne l’identità e migliorarne la reputazione. Negli ultimi 5 anni il mercato degli investimenti nell’advertising “classico” è stato flat. Rai pubblicità ha registrato una lieve flessione della raccolta nel primo semestre rispetto allo stesso periodo del 2017. Risultato correlato anche alla forte offerta sportiva della concorrenza. La concessionaria Rai stima un recupero nel secondo semestre grazie alla forza e alla qualità dei contenuti dell’offerta autunnale. Come dichiarato da Antonio Marano, presidente e a.d. della concessionaria: «Contiamo di raggiungere gli obiettivi di fatturato del 2018 con una politica commerciale che valorizzi la qualità di Rai, grazie a un affollamento contenuto che offre maggiore visibilità ai nostri clienti puntando ad un aumento dei progetti di comunicazione centrati sulla brand integration e sulle iniziative speciali. Azioni che hanno già portato ad un incremento del 6% del CPG sul target 25-54 anni, a fronte di una flessione del 2% del totale mercato. La nostra redditività è aumentata del +5%». Per rispondere al mercato e raggiungere i suoi obiettivi, Rai Pubblicità ha suddiviso il marketing in due strutture, una legata ai contenuti dell’editore e l’altra dedicata allo sviluppo delle offerte commerciali. Inoltre sono state create delle unit creative, che offrono format personalizzati per valorizzare l’integrazione dei brand con i contenuti Rai, insieme ad altre divisioni che sviluppano progetti di branded content e product placement. Questo permetterà a Rai Pubblicità di aumentare la propria quota in un mercato in cui gli investimenti in branded content e product placement sono in continua crescita, passano dai 159 milioni del 2014 ai 350 milioni del 2017. Nel 2018 dovrebbero superare i 400 milioni. Inoltre Rai Pubblicità ha deciso di allargare il proprio core business con attività below the line, come gli eventi sul territorio, sempre più presenti all’interno della proposta commerciale. Quotidianamente l’offerta crossmediale di Rai Pubblicità raggiunge 38 milioni di Italiani e nell’intera settimana il 95% della popolazione (TSSP – GfK – Panel 12.000 individui over 14). Dalla ricerca Qualitel, effettuata da GfK, il 91% degli italiani ha inoltre dichiarato di apprezzare l’offerta Rai (totale popolazione italiana 14+). Forte di questi dati, Rai Pubblicità si dimostra l’unica concessionaria presente su tv, web, radio e cinema in grado di coinvolgere e accompagnare la giornata di tutti gli italiani, compresi i pubblici meno televisivi come il popolo dell’online. Secondo i dati Audiweb, nel marzo scorso, chi ha guardato un video su RaiPlay si è soffermato per il doppio del tempo rispetto a quello dei main competitor (52’ Rai Play vs 22’ Mediaset.it). Sul fronte televisivo, nella stagione 2017-2018, Rai supera il main competitor di 4,7 punti di share nell’all time e di 6,2 punti nel prime time. Nella top ten dei programmi televisivi più visti nella scorsa stagione, otto sono targati Rai. Tra i due di Mediaset c’è la Champions League che dalla prossima stagione torna, dopo 6 anni, su Rai 1. La competizione europea sarà un’esclusiva free to air Rai. Da agosto inizia la nuova stagione calcistica che vede Rai grande protagonista su tutti i terreni di gioco: dalla Nazionale, alla Super Coppa Europea e Italiana, dalla Coppa Italia alla Champions League. Grazie alla qualità dei contenuti Rai riusciamo inoltre ad attrarre un pubblico attento a valori di grande importanza a livello sociale e commerciale. Insieme a GfK e Mediasoft è stato sviluppato il ‘’Value Planning’’, un tool di pianificazione che rende la comunicazione commerciale ancora più efficace. Consente, infatti, di pianificare break visti da persone che condividono i valori che le aziende vogliono comunicare con i propri brand. I break di Rai hanno delle concentrazioni fortissime, rispetto a quelle di Mediaset, ad esempio sul valore della sostenibilità, Rai vanta il 91% dei break capaci di intercettare persone che condividono questo valore vs il 40% di Mediaset (Fonte: Value planning – GfK/Auditel – Novembre 2017).