Ascoltare i più giovani al centro della nuova comunicazione di Telefono Azzurro

Ogni giorno, da oltre 30 anni, Telefono Azzurro ascolta le storie, le paure, le richieste di aiuto di migliaia di bambini e adolescenti. Ed è proprio l’ascolto il cardine dell’operato dell’associazione, al centro della campagna creata da Havas Milan. Obiettivo quello di è far vivere al pubblico l’esperienza autentica dell’ascolto che gli operatori dell’associazione vivono quotidianamente: senza filtri, senza artifizi narrativi. Protagonista dei tre soggetti tv – Abuso, Violenza domestica e Adescamento online – è il testo di una telefonata, tratto da vere telefonate ricevute da Telefono Azzurro, attraverso il quale un minore racconta il suo problema riguardante uno dei tre argomenti. Per aiutare lo spettatore a concentrarsi sulle parole del testo, a livello visivo viene rappresentato il protagonista della telefonata di spalle, in un ambiente rarefatto composto da pochi oggetti. Un carrello ci aiuta a entrare nella storia e nella drammatica vita di questi ragazzi. Un super chiude lo spot: “Li hai ascoltati per pochi secondi. Noi lo facciamo da 30 anni”. Le stesse telefonate sono protagoniste sia della campagna radiofonica che sulla stampa. La campagna ha ricevuto il patrocinio di Fondazione Pubblicità Progresso e andrà in onda sulle principali emittenti nazionali. Alla campagna hanno lavorato sotto la guida del direttore creativo esecutivo Giovanni Porro, i direttori creativi Lorenzo Crespi e Selmi Bali Barissever, la copywriter Marta Nava e l’art director Martino Caliendo. La campagna è stata realizzata anche con la disponibilità e la professionalità della regista Valentina Be, del direttore della fotografia Edoardo Carlo Bolli, dello scenografo Fabrizio Moschini, della producer Ada Bonvini e di tutto lo staff di The Family, di Iggy Post, di Screenplay, e dello speaker Sergio Leone, e di Benetton, che ha fornito i costumi di scena.

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