I primi risultati del “progetto smart working” avviato dal gruppo DigiTouch
Dipendenti più motivati, più responsabilizzati e mediamente più felici: questi i risultati di un sondaggio campione effettuato dal gruppo DigiTouch, tra i principali player indipendenti in Italia attivi nel digital marketing e specializzati nel Mar-Tech, per valutare l’efficacia dei risultati del “progetto smart working” dopo 18 mesi dalla sua attivazione. «È tutto molto semplice e normale – racconta il ceo Paolo Mardegan – per un’agenzia come la nostra avere abbracciato il concetto di smart working; fin da subito, in DigiTouch, abbiamo puntato moltissimo sulla auto responsabilità dei dipendenti dando fiducia e chiedendo assunzione di responsabilità. Negli ultimi due anni, abbiamo acquisito diverse agenzie, ciascuna con la propria Weltanschauung, ma cercando sempre di trasmettere in tutti il senso “DigiTouch” per il lavoro». Oltre un anno e mezzo fa, il gruppo ha quindi deciso di razionalizzare attraverso un piano di smart working molto semplice e facile: ogni mese, ciascun dipendente ha diritto a due giornate (o quattro mezze giornate) di smart working. Sentito il proprio responsabile, deve solo comunicarlo all’ufficio HR. «Nessuna delle agenzie acquisite aveva questo tipo di progetto e quindi facilmente tutti i dipendenti del Gruppo hanno abbracciato il progetto che partiva dal presupposto di minor controllo, maggiore fiducia, grande autonomia nei limiti dei propri compiti e sulla base dei risultati ottenuti». All’interno di un piano di empowerment delle risorse interne che verrà svelato nei prossimi giorni, l’azienda ha ritenuto quindi verificare con delle interviste e dei controlli a campione l’esito di questi primi 18 mesi di iniziativa e ha notato ottimi risultati. «Il nostro obiettivo è rendere il gruppo DigiTouch il miglior posto al mondo dove lavorare. Siamo quindi contenti dei primi risultati di questa iniziativa perché crediamo che davvero uno dei più importanti asset del Gruppo torna a casa tutte le sere con le proprie gambe, come dicono gli americani. Abbiamo quindi deciso di confermare il progetto smart working e lavoreremo per altre iniziative tese al miglioramento del clima aziendale».