Pubblicità etica, le campagne finaliste al Premio S. Bernardino
Venerdì 11 novembre si conosceranno i vincitori del Premio S. Bernardino dedicato alla pubblicità socialmente responsabile, che saranno premiati nella sala Convegni Giubileo della Libera Università degli Studi Maria SS. Assunta di Roma. A giudicare e a premiare le due campagne migliori – una selezionata tra quelle proposte da aziende commerciali e una proveniente dal settore non profit – una commissione composta da Lucio Brunelli (direttore testate giornalistiche “TV2000”), Alberto Contri (presidente Fondazione Pubblicità Progresso), Sara Gandolfi (Sette, Corriere della Sera), Gennaro Iasevoli (direttore dipartimento di Scienze umane Università LUMSA), don Luca Pandolfi (direttore del Centro Comunicazioni Sociali della Pontificia Università Urbaniana), Simonetta Pattuglia (docente di Marketing e comunicazione presso Università Roma Tor Vergata), Marco Tarquinio (direttore Avvenire). Sarà, inoltre, assegnato il Premio Giovane Pubblicitario 2016, riconoscimento che coinvolge gli istituti superiori dell’hinterland romano dove sono attivi corsi di grafica pubblicitaria. Quest’anno i progetti riguardano la campagna “5per1000” per il 2017 di AriSLA, fondazione italiana di ricerca scientifica per la sclerosi laterale amiotrofica. Durante l’evento interverrano sul tema della pubblicità sociale Alberto Contri, Alberto Federici, direttore delle Comunicazioni e relazioni esterne Unipol, e Roberto Iadicicco, responsabile della comunicazione esterna di Eni Foundation, introdotti da Egidio Maggioni, presidente dell’Agenzia di comunicazione MAB.q che organizza il premio sin dai suoi esordi. Tra le novità dell’edizione 2016 del Premio S. Bernardino un convegno scientifico sul tema: “Unconventional communication: una risorsa per il no profit?”. Forme di comunicazione diverse dai linguaggi tradizionali della pubblicità commerciale e già sperimentate anche in campagne di grande successo diventate virali sui social media possono meglio adattarsi agli scopi della pubblicità sociale e delle organizzazioni che operano nel settore non profit? Su questo argomento interverranno docenti universitari italiani e stranieri ed esperti di comunicazione – come Bruno Ballardini e Pietro Greppi -, introdotti dall’intervento di Nataša Govekar, direttore del Dipartimento teologico-pastorale della Segreteria della Comunicazione della Santa Sede che è partner dell’iniziativa insieme al Pontificio Consiglio della cultura.