The Digital Fashion Revolution: Grazia e The Blonde Salad presentano la mostra “You”

Si chiama “You – The Digital Fashion Revolution” la nuova mostra di Grazia, il magazine Mondadori diretto da Silvia Grilli, e The Blonde Salad, il sito creato dalla web influencer Chiara Ferragni, nata per raccontare la rivoluzione digitale globale che ha trasformato la comunicazione e la moda. La cultura dello street style e delle fashion blogger insomma, secondo quella che ormai viene definita la “rivoluzione partecipativa”.

«Si tratta di qualcosa mai vista prima – afferma il direttore del magazine -. Siamo felici di mostrare al pubblico il significato di moda libera e contemporanea di cui Grazia, fucina di talenti negli ultimi anni, è stato certamente uno dei precursori».

La mostra, esposta alla Triennale di Milano, gratuita e aperta al pubblico dal 7 al 13 ottobre e realizzata con il Patrocinio del Comune di Milano e la collaborazione di Tiffany&Co, illustra la rivoluzione che i protagonisti del digitale attuano nel mondo della comunicazione, della moda, del lusso e della fotografia, facendo leva sul sistema multicanale globale magazine-web-social-network-tv di Grazia, oltre che sui follower su scala mondiale di Ferragni: 6.8 milioni su Instagram, 1.3 milioni su Facebook e 300 mila su Twitter. Numeri importanti, scolpiti da un fatturato 2015 (che oltre a The Blonde Salad comprende anche il marchio “Chiara Ferragni Collection”) di circa 10 milioni di euro.

«Sono orgogliosa di vedere che un progetto sul quale lavoriamo da anni, sia diventato realtà – dichiara la web influencer -. Abbiamo da poco festeggiato le cinquanta copertine internazionali e The Blonde Salad mi ha cambiato la vita. Credo che la moda stia andando verso una dimensione priva di regole, dove spiccano su tutto i valori della condivisione, della positività e della libertà».

Già perché al centro della mostra il vero protagonista sei “Tu”: una persona che agisce e interagisce sul palcoscenico del web ed entra a far parte del contenuto stesso della Mostra. Attività e workshop renderanno il pubblico parte attiva attraverso il racconto per immagini e parole, percorsi interattivi, viaggi virtuali e segreti del mestiere. Quello delle influencer, s’intende. C’è persino una Mirror Box con specchi e luci, che rappresenta il grande palcoscenico del web. Perché è l’online che ha stravolto le regole tradizionali del settore. Sono ancora freschissimi, a tal proposito, gli attacchi velenosi di Vogue.com alle nuove web influencer, con l’aggravante di aver praticamente messo la parola fine alla moda così come tutti la conosciamo e annessi inviti a «cambiare mestiere».  Fatti immediatamente successivi alla Fashion Week di Milano.

«Mi sembra arrogante definire mercenario chi sceglie di interpretare la moda secondo la propria visione creativa – conclude Grilli -. Oggi, seppur mai convergenti, le figure della modella e quella della fashion blogger possono certamente coesistere».

Intanto mostra sia. Un evento che potrà contare su partner del calibro di American Express, Maserati e Mandarin Oriental Hotel. Lo chef Andrea Berton curerà il cocktail dînatoire. Il catalogo della mostra, invece, è stato ideato e realizzato da Electa ed è in vendita presso la Triennale e nelle librerie.

 

Alessandro Rimi

 

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