Forum della Comunicazione, all’ottava edizione si è discusso di #quellocheciunisce

Palazzo Lombardia ha ospitato l’ottava edizione del Forum della Comunicazione, dedicato ai nuovi paradigmi della comunicazione e all’innovazione digitale al quale hanno partecipato professionisti tra manager, imprenditori, innovatori e opinion leader. Filo conduttore di quest’anno #quellocheciunisce.

I lavori si sono aperti con una sessione dedicata all’innovazione digitale anche nel campo delle macchine e dell’industria con l’intervento di Sandro De Poli, presidente e amministratore delegato di General Electric Italia e Israele: «La nuova sfida della comunicazione è l’Industrial Internet, una rete aperta globale che collega persone, dati e macchine. Con una stima di cinquanta miliardi di macchine collegate online entro il 2020, l’impatto dell’Industrial Internet su General Electric, sui suoi clienti e sul mondo è enorme. Un aumento di solo l’1% dell’efficienza può tradursi in miliardi di dollari di risparmi per settori come quello energetico, dei trasporti e della sanità. Entro il 2025 l’Industrial Internet varrà il doppio di Consumer Internet».

È stata la volta, poi, di un’interessante tavola rotonda sulla forza delle relazioni in una società in continuo cambiamento alla quale hanno preso parte Alberto Abruzzese, docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi all’Università IULM; Luigi Contu, direttore responsabile dell’Agenzia ANSA; Enrico Deluchi, presidente e amministratore delegato Canon Italia; e Carlo Massarini, giornalista e autore tv, esperto di Net society e autore del libro appena uscito “Absolute Begins”.

Il confronto è proseguito poi negli Executive Circle, le sessioni tematiche riservate a professionisti della comunicazione e manager, in cui, tra gli altri, si è affrontato il tema della valorizzazione dell’Italia attraverso l’innovazione e il marketing territoriale. «Ritengo che il destination management sia una componente fondamentale della meeting industry, anche per chi, nel suo quotidiano si occupa di promuovere e attrarre business per una struttura – afferma Federica Lucini, marketing manager Palacongressi di Rimini. – Gli eventi scelgono prima di tutto una destinazione, sia per la sua immagine sia per i servizi che è in grado di fornire, quindi non solo hardware ma anche software. Occuparsi di destination management non significa solo lavorare in termini di innovazione nella comunicazione e nel marketing territoriale, ma attivare tutte quelle relazioni utili e funzionali a far sì che nelle destinazioni venga perseguito concretamente il necessario cambiamento, utile ad essere competitivi in un mondo che non si limita ai propri confini».

 

 

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