Il nuovo GQ in edicola, positivi i dati di raccolta
È in edicola con la sua nuova veste grafica GQ Italia, il maschile di Condé Nast, contrassegnato da quattro copertine diverse che hanno per protagonisti i nomi più popolari del cinema italiano: Stefano Accorsi, Claudio Santamaria, Pierfrancesco Favino e Alessandro Gassmann. Sono loro, insieme con molti altri volti celebri – da Fabrizio Gifuni a Filippo Timi, a Vinicio Marchioni – a interpretare, in 46 pagine dedicate, un grande omaggio al cinema e allo stile made in Italy, realizzato in quattro città: Milano, Roma, Napoli e Palermo. Un tributo reso ancora più significativo da un’intervista esclusiva con Ennio Morricone, premio Oscar 2016 per la migliore colonna sonora, e da un ricordo di Marcello Mastroianni, scomparso venti anni fa.
Il brand di Condé Nast, da 80 anni il più importante magazine internazionale maschile e pubblicato in Italia dal 1999, si rinnova per interpretare al meglio l’evoluzione dell’uomo contemporaneo ed essere il riferimento più autorevole dello stile, della moda e delle passioni maschili.
Il nuovo GQ Italia si rivolge ai «gentiluomini contemporanei», spiega il direttore Emanuele Farneti, «e cioè uomini verticali, che non temono le responsabilità di questi anni difficili ma che sono comunque pronti anche a godersi la vita con leggerezza, concedendosi esperienze e gratificazioni di sostanza e qualità».
Il compito del giornale sarà quindi quello di «selezionare, aiutare a non sprecare tempo e opportunità. Per pescare nel grande mare d’informazioni solo cose, magari anche minime, che aggiungano senso e valore».
Grande attenzione dunque agli stili di vita e alla scelta di beni e attività cui dedicare tempo, passione e denaro. Dalla moda alle auto, dalla tecnologia al food, le pagine del nuovo GQ Italia saranno curate dai principali esperti di ciascun settore, a cominciare dal nuovo creative and style director Andrea Tenerani.
Ma anche una particolare cura per la qualità di contenuti e immagini, in ognuna delle cinque sezioni in cui si articola il magazine di Condé Nast, totalmente ripensato in una veste grafica dal creative director Heiko Keinath, di Buero Swiss. GQ Italia vanta una performance particolarmente positiva registrata negli ultimi due anni.
La brand audience complessiva conta oltre 3,4 milioni di contatti. Lettori e utenti altamente profilati, coinvolti attraverso una presenza a 360° del brand: dal magazine al sito desktop e mobile, dai social network fino agli eventi sul territorio. Particolarmente distintiva la performance digitale: il sito www.GQitalia.it conta 18,5 milioni di pagine viste e 2,4 milioni di accessi unici (dati Webtrekk, gennaio 2016).
Rilevante anche la componente social: oltre 558.400 la fan base (Facebook, Instagram e Twitter).
Positivi anche i risultati di fatturato del primo trimestre 2016. GQ Italia ha chiuso il 2015 a +3% rispetto all’anno precedente, il risultato è ancora più positivo se si considera il totale brand, +10% rispetto al 2014. Forte la presenza del brand sul territorio: a fine semestre è prevista la seconda edizione di GQ Freak Out, il festival musicale aperto alla città di Milano che nel 2015 ha visto la partecipazione di oltre 15.000 persone. Quest’anno l’evento sarà ripensato per coinvolgere l’audience nel segno dello stile, in totale coerenza con il nuovo giornale.
«La divisione Maschili e Lifestyle racchiude in un unico sistema cinque brand – GQ Italia, L’Uomo Vogue, AD Architectural Digest, Wired e Condé Nast Traveller – che rappresentano ognuno per la propria specificità il riferimento editoriale più autorevole del mondo cui appartengono. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione del mercato un’ audience allargata ed estremamente qualificata e un ambiente editoriale molto ampio e sinergico ideale per offrire non solo reach, ma anche differenti soluzioni alle necessità di comunicazione. L’immagine è quella di un continuo circolo virtuoso, entro il quale far fluire su tre differenti dimensioni – print, digital ed eventi – e secondo diverse angolazioni i contenuti dei brand contando sempre e comunque sulla qualità e sulla rilevanza”: così Stefania Vismara, direttore divisione GQ, L’Uomo Vogue, Wired, AD, Condé Nast Traveller.
Elena Pescucci