Un giovane a Roma dopo Caravaggio: Mattia Preti a Palazzo Corsini

Adele MessinaLa Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Corsini, dedica una mostra a Mattia Preti, pittore di origine calabrese tra i più rappresentativi esponenti dell’arte italiana del Seicento. Ideata da Vittorio Sgarbi e Giorgio Leone, attuale direttore della Galleria Corsini e curatore dell’esposizione, la mostra è organizzata dal Segretariato Regionale Mibact per la Calabria, diretto da Salvatore Patamia, e dal Segretariato Regionale Mibact per il Lazio, diretto da Daniela Porro, con il finanziamento della Regione Calabria. La mostra è inserita nell’ambito della celebrazione del quarto centenario della nascita del pittore e nasce da un’idea di Giorgio Leone, direttore della Galleria, e Vittorio Sgarbi, presidente del Comitato dedicato all’artista. Un’antologia di ventidue opere che pone a confronto il pittore calabrese con i capisaldi pittorici della Collezione Corsini, con lo scopo di approfondire la formazione del pittore nella Roma papale dopo la morte di Caravaggio. Un percorso attraverso le tappe salienti della carriera del “Cavaliere Calabrese” capace di enfatizzare la lezione di Caravaggio. La mostra, che figura, inoltre, tra le manifestazioni romane legate al Giubileo coordinate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, andrà avanti fino al 18 gennaio 2016. La rassegna, dal titolo “Mattia Preti: un giovane nella Roma dopo Caravaggio” rientra nel programma di eventi celebrativi promosso dal Comitato per il IV centenario della nascita dell’artista. La splendida cornice di Palazzo Corsini celebra così uno dei maggiori esponenti dell’arte italiana del Seicento, soprattutto l’esposizione ripercorre le opere, la formazione e il legame con un altro grande artista: Caravaggio. La mostra presenta ventidue capolavori provenienti da prestigiose istituzioni europee e italiane, come quella degli Uffizi e della Pinacoteca di Brera, e da alcune collezioni private italiane, londinesi e svizzere, che permettono di ripercorrere le tappe iniziali della carriera di Preti, dal suo arrivo a Roma fino al 1649, anno della sua piena affermazione pubblica. Tra le opere esposte, alcuni interessanti inediti e opere della produzione giovanile dell’artista, tra cui il Sinite Parvulos e il Tributo della moneta di Brera, la Fuga da Troia di Palazzo Barberini, la Morte di Catone di collezione privata, ma anche il Miracolo di San Pantaleo, probabilmente la sua prima committenza pubblica romana. Durante il soggiorno napoletano, momento di piena maturità artistica, riesce a infondere nuova energia alla pittura locale divenendone il miglior interprete del tempo. Deciderà poi di trasferirsi a Malta. Una vita divisa tra committenze pubbliche, come il Miracolo di San Pantaleo, e private. Da giovanissimo Mattia Preti si reca a Roma presso la bottega del fratello Gregorio, già affermato pittore. La sua copiosa produzione pittorica si snoda per tutto il secolo, assimilando e approfondendo il susseguirsi delle svariate tendenze artistiche del tempo. Si tratta della prima mostra dedicata interamente a Mattia Preti che si tiene a Roma- come ha detto il suo curatore Leone-  e vuole approfondire un aspetto ancor poco noto della produzione artistica del Cavalier Calabrese, quello legato alla sua formazione. Il percorso espositivo si incentra sul confronto con le opere presenti nell’allestimento storico della Galleria Corsini realizzate dai grandi maestri ai quali Mattia Preti si ispirò: dal San Giovannino di Caravaggio, al Trionfo d’Amore di Poussin, dall’Erodiade di Vouet alla Salomé di Guido Reni, dal Presepe e l’Ecce homo di Guercino fino al Miracolo di Sant’Antonio di Sacchi. A Roma, il pittore Mattia entra in contatto con le opere di Caravaggio, ne diviene interprete e alter ego. Una mostra, quella dedicata al calabrese Mattia Preti, che sembra anche una visita del pittore al “suo” Caravaggio, e come un omaggio alla sua guida e ispirazione.

Adele Messina

Giornalista, blogger, Tecnico per la Comunicazione e il Multimedia nel Patrimonio Culturale, Turismo ed Enogastronomia 

Per entrare in contatto con l’autrice: adelemessina.press@gmail.com

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