Wind sceglie di puntare sempre più sul digitale
Durante un convegno tenutosi recentemente a Capri, l’amministratore delegato di Wind, Maximo Ibarra, aveva ricordato che «le nuove tecnologie stanno cambiando i modelli operativi e di business delle aziende ed in particolare la relazione con i clienti». Ai tradizionali servizi di call center e alla distribuzione fisica dei punti vendita, Wind affianca nuove soluzioni di gestione ed acquisizione della clientela che privilegiano il digitale. Luciano Sale, direttore HR di Wind, ha dichiarato al quotidiano Sole 24 Ore di aver «individuato, d’intesa con le organizzazioni sindacali, un nuovo modello che ha garantito la salvaguardia dei posti di lavoro, la riduzione dei costi e, contemporaneamente, anche l’aumento della produttività». E’ l’insourcing la parola chiave, cioè riportare all’interno della filiera produttiva aziendale alcune di quelle attività finora affidate a partner esterni. «Abbiamo puntato sullo sviluppo del digitale, spiega Sale, individuando, tra le attività gestite dai principali fornitori, quelle con contenuto professionale elevato e con significativo profilo dei costi. L’accordo che abbiamo raggiunto con i sindacati, continua il manager di Wind, ha previsto che queste attività fossero riportate in house attraverso un processo di riqualificazione delle risorse interne coerente con il cambio di ruolo ed i nuovi compiti assegnati all’insegna della formazione, training on the job e reskilling. Oltre 600 colleghi sono stati coinvolti nei processi formativi e molti di loro hanno già iniziato, o inizieranno a breve, a svolgere altre attività, come supervisor di rete e di piattaforme IT, legate alla ‘rivoluzione digitale’ in atto. Un nuovo modello che innova i tradizionali canali di interlocuzione con i clienti, basati sulle classiche attività del customer care o sulle funzioni commerciali dei punti vendita. Decisivo in questo modello operativo, chiarisce il Direttore HR di Wind, il ruolo svolto dalle organizzazioni sindacali. Possiamo affermare per questa ragione, conclude Luciano Sale, che l’accordo raggiunto è una sorta di benchmark per la nostra industry e siamo convinti che potrà ispirare nuove soluzioni anche in altri contesti produttivi».