Nielsen, segnali di miglioramento per la pubblicità nel primo trimestre
Secondo le stime di Nielsen il mercato degli investimenti nel solo mese di marzo cresce dell’1,2%, portando il trimestre a –2,1% rispetto allo stesso periodo del 2014. Se si aggiungesse anche la stima della raccolta sulla porzione di web attualmente non monitorata (principalmente search e social), il mercato chiuderebbe il trimestre a +0,5%.
«Nel primo trimestre le aziende hanno avuto un atteggiamento attendista – ha spiegato Alberto Dal Sasso, advertising information service managing director di Nielsen – per la necessità di capire come le riforme cominciassero ad avere effetti sull’andamento economico del paese. Anche se è ancora presto per dirlo, la via intrapresa sembrerebbe essere quella giusta. Lo confermano le stime al rialzo del Pil diffuse da Istat e il dato della produzione industriale in crescita del 1,5%, grazie al traino dei settori automotive, farmaceutico ed elettronica». Relativamente ai singoli mezzi, la tv grazie a un marzo stabile (+0,5%) chiude il trimestre con un calo del 2%. I quotidiani e i periodici recuperano qualche punto, attestandosi rispettivamente a –6,9% (–4,1% a marzo) e –3,9% (–1,4% a marzo) per il periodo cumulato gennaio-marzo. Gli investimenti sul mezzo radio crescono nel singolo mese (+7,7%), portando il trimestre a +6,2% e confermando il buono stato di salute, grazie a un andamento migliore rispetto al totale mercato. Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato in dettaglio, torna in positivo a marzo (+1,4%), con una variazione sul trimestre di –2,4% rispetto allo stesso periodo del 2014. Sulla base delle stime di Nielsen sul totale del web advertising, aggiungendo dunque la porzione di mercato non monitorata, il digitale crescerebbe del 9% per il periodo gennaio-marzo.
Nel trimestre recuperano il cinema (+3,4%) e il direct mail (–1,3%). L’outdoor e il transit beneficiano della spinta di Expo, crescendo rispettivamente del 4,4% e del 7,5%. Anche per quanto riguarda i settori merceologici, si comincia a intravedere qualche segnale positivo. Ma alla crescita di finanza/assicurazioni (+5,7%, circa 4 milioni di euro) e dei farmaceutici (+2,1%, circa 2 mln), si contrappongono il calo dell’automotive (–8%, circa 5 mln) e delle telecomunicazioni (–15,1%, circa 14 milioni). «I positivi segnali macroeconomici – ha concluso Dal Sasso – sembrano confermare le previsioni di crescita annunciate da parte degli operatori del settore e una chiusura dell’anno in terreno positivo».