Clear Channel presenta a Milano il primo bike sharing elettrico. Dosi: «Mi aspetto ricavi per 1 milione di euro»

Milano, la prima città al mondo a dotarsi di un bike sharing integrato tra biciclette tradizionali ed elettriche. Un sistema unico per grandezza, complessità ed innovazione, presentato dal Comune di Milano e Clear Channel, ideatore e gestore in esclusiva del servizio. Fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale e da ATM, il sistema sarà lanciato in occasione di Expo 2015, grazie al finanziamento stanziato dal Ministero dell’Ambiente (circa 7 milioni di euro). 70 nuove stazioni e 1.000 nuove biciclette a pedalata assistita collegheranno il centro di Milano con i padiglioni del polo fieristico per tutta la durata dell’Esposizione Universale. Al termine dell’evento le stazioni saranno spostate per servire altre zone della città.

Per le biciclette elettriche sarà a breve aperto dal Comune di Milano un bando per l’assegnazione delle sponsorizzazioni alle aziende interessate, anche attraverso l’apertura di nuove stazioni.

Questa integrazione si aggiunge al sistema tradizionale attualmente in essere di 215 stazioni e 3.650 bici. Chiunque si abboni a BikeMi avrà la possibilità di utilizzare sia la bici tradizionale che quella elettrica presso tutte le stazioni, attuali e nuove, dislocate nel territorio milanese. L’abbonato BikeMi, annuale, settimanale o giornaliero, non dovrà far altro che recarsi presso una qualsiasi stazione e scegliere il mezzo più adatto alle sue esigenze. Il nuovo sistema BikeMi consisterà quindi in due tipi di biciclette: una tradizionale e una a pedalata assistita;

un unico tipo di stazione, innovata tecnologicamente, che riesce a riconoscere e gestire entrambe le tipologie di bici e un innovativo sistema di gestione. «Il bike sharing rappresenta un esempio virtuoso e significativo di come pubblico e privato possono collaborare in piena sintonia e unità di intenti, con obiettivi condivisi e una logica di partnership – ha sottolineato Paolo Dosi, amministratore delegato di Clear Channel Italia. – Ritengo questo sistema un modo molto intelligente e accorto dell’utilizzo dei fondi pubblici, nello specifico, erogati dal Ministero dell’Ambiente.Non sarà un investimento focalizzato unicamente per l’Expo, infatti dopo il mese di novembre 2015 è già prevista una redistribuzione delle biciclette in una cerchia urbana più ampia». Un progetto interessante anche dal punto di vista economico perché sulla raccolta pubblicitaria riguardante il bike sharing milanese, fino ad oggi (relativamente alle biciclette classiche) Dosi ha parlato di risultati significativi: «Mi aspetto, anche in virtù di Expo, che nel 2015 i ricavi si aggirino attorno a un milione di euro».

 

Elena Pescucci

 

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