Armando Testa, “Avvenire”, “Famiglia Cristiana” e FISC contro la discriminazione
È stata presentata ieri a Roma, alla Camera dei Deputati e alla presenza del Presidente Laura Boldrini, la campagna sociale “Le parole possono uccidere” che “Famiglia Cristiana” ha realizzato insieme ad “Avvenire”, alla Federazione Italiana Settimanali Cattolici (FISC) e all’agenzia di pubblicità Armando Testa per sensibilizzare la popolazione, e in particolare i giovani, sul tema del razzismo e della discriminazione. La campagna, patrocinata da Camera e Senato della Repubblica, nasce come risultato di una preziosa partnership sociale tra Armando Testa e Famiglia Cristiana, a cui si sono aggiunti con entusiasmo anche Avvenire e i 190 settimanali diocesani della FISC, oltre ad un gran numero di organizzazioni non profit che sostengono l’iniziativa e che contribuiranno a diffonderla nei loro circuiti. La campagna va on air a partire sulle testate e i siti dei promotori e sarà veicolata in forma di locandine in oltre 10mila parrocchie, oratori e scuole. “Le parole possono uccidere” vuole essere la prima iniziativa di altre, raccolte sotto il concept #migliorisipuò, con l’intento di promuovere una comunicazione sociale di qualità, che possa affrontare nel tempo temi di rilevanza pubblica e per promuovere una nuova cultura e sensibilità sociale, stimolando il cambiamento. Un punto di vista inconsueto, quello del linguaggio, che è la porta più accessibile alla discriminazione. Un linguaggio a cui si dà spesso poco peso, ascoltato a casa, per strada, ripetuto a scuola, negli stadi, ai semafori… Il visual, realizzato in quattro soggetti, mostra il primo piano di un uomo di colore, di un uomo di etnia araba, di una donna rom e di un giovane sovrappeso. Il loro cranio è perforato da quello che può essere interpretato come un proiettile, ma che in realtà è una parola, che entra da sinistra e fuoriesce a destra, causando una frantumazione che evidenzia il potere distruttivo dell’insulto, del pregiudizio razziale o dell’ironia discriminatoria. Il testo sottolinea il senso della campagna: “Anche le parole possono uccidere”. “Famiglia Cristiana”, “Avvenire” e i settimanali FISC approfondiranno il tema, mentre sui relativi siti sarà possibile sottoscrivere l’iniziativa, lasciare un messaggio o raccontare una propria esperienza. Marco Testa, presidente del Gruppo Armando Testa, commenta: «Ci auguriamo che i messaggi sociali che proporremo agli italiani saranno uno stimolo per tutti per contribuire a cambiare in meglio il paese in cui viviamo. E l’Italia, se parliamo di comunicazione sociale, ha un grande bisogno di campagne di qualità. Noi ci abbiamo messo lo stesso impegno con cui approcciamo il lavoro dei nostri migliori clienti». La campagna, sotto la direzione creativa di Vincenzo Celli e Dario Anania (art director Cristina Macchi, copy Vincenzo Celli), racconta da dentro il dolore che molte persone provano nell’essere considerate diverse, colpite da pregiudizi e dalla colpevole superficialità di molte persone, come purtroppo diversi episodi di cronaca, anche recente, dimostrano. Il progetto, nato dalla unit dell’agenzia dedicata alla responsabilità sociale, è caratterizzato dalla totale gratuità di tutti i partner coinvolti. Armando Testa offre il proprio contributo creativo e professionale. “Famiglia Cristiana”, “Avvenire” e FISC offrono spazi pubblicitari e un appassionato sostegno redazionale, per far sì che dallo spunto pubblicitario possa nascere un fertile terreno di dibattito, allargato all’opinione pubblica. Esecutivi e impianti sono sviluppati dalla cooperativa sociale Pensieri e Colori, attiva nel campo della comunicazione e, parallelamente, del reinserimento lavorativo di persone in difficoltà. La post produzione delle immagini è stata curata da Marco Pignatelli e Danilo Giovannini.