Turn, Naggar: «In Italia nel Q2 la spesa relativa al programmatic buying registra un incremento pari al 134%»

Pierre Naggar
Pierre Naggar

Terminati i Cannes Lions, per le aziende che hanno partecipato alla 61ma edizione del Festival Internazionale della Creatività è tempo di bilanci. Ed è cosi anche per Turn, realtà internazionale specializzata nel programmatic advertising che fornisce insight in tempo reale per trasformare e rendere più efficace il processo decisionale delle agenzie pubblicitarie e dei professionisti del marketing. Il Festival della Creatività di Cannes – sottolinea Pierre Naggar, managing director Emea di Turn – si conferma un appuntamento sempre più interessante per aziende come le nostre, che ci permette di confrontarci con le più importanti realtà creative internazionali, per capire quali dati e servizi offrire loro. Abbiamo per l’appunto dedicato una tavola rotonda al tema della necessità di integrazione tra tecnologie e dati e creatività perché oggi il successo non è dato più solo dall’idea. Poter disporre di indicazioni specifiche nella fase di creazione di una campagna è essenziale per assicurare un impatto decisamente più forte». Il mercato italiano, intanto continua a fornire ottimi risultati: «Si sta sviluppando molto bene – sottolinea Naggar. – Gli investitori italiani si stanno avvicinando al mondo del programmatic, grazie anche all’aiuto di enti e associazioni come lo Iab che ci permettono di diffondere le nostre competenze». Del resto i numeri parlano chiaro: nel secondo trimestre 2014, rispetto al periodo omogeneo dell’anno precedente, in Italia la spesa relativa al programmatic buying ha registrato un incremento pari al 134%, le impression sono aumentate del 52%, così come i CPM (+54%). Turn, intanto, punterà sempre di più sulla multicanalità. «Consentiremo ai nostri clienti di pianificare su più canali adv digitali, con un’attenzione particolare rivolta al mobile, la cui crescita è sotto agli occhi di tutti. Mentre in America siamo già partiti con dei test per connettere i canali tv con le nostre piattaforme. Attraverso la multicanalità vogliamo connettere le varie audience su più dispositivi».

Lorenzo Martorana

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