La Lega di Serie A apre al quarto sponsor sul retro della maglia
In tempi di crisi le abitudini e le tradizioni lasciano spesso il tempo che trovano. Il mondo del calcio non si sottrae a tale destino, soprattutto per ciò che concerne le divise delle squadre del massimo campionato di calcio. La Lega di Serie A, infatti, apre al quarto sponsor sulle maglie da gioco. Fin dagli albori del calcio, la pratica delle sponsorizzazioni – riguardante sia fornitori tecnici che sponsor commerciali – è stata a lungo severamente osteggiata e proibita dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, che per molti decenni vietò alle società di “sporcare” le divise da gioco con dei marchi estranei al mondo dello sport. Fino agli anni settanta, l’unica strada percorribile dagli sponsor per ottenere visibilità nel calcio italiano era limitata alla cartellonistica negli stadi e alla pubblicità nei mass media. Nel 1981 la FIGC e la Lega si videro in pratica costrette ad approvare un documento che apriva le porte del calcio italiano agli sponsor extrasettore, permettendone un’esposizione massima di 100 cm² sulla parte anteriore delle maglie (aumentata a 144 cm² due anni dopo). «L’assemblea all’unanimità ha emanato una delibera per chiedere alla Figc di cambiare l’articolo 72 delle Noif, la norma sugli sponsor di maglia, introducendo 200 centimetri quadrati sulla parte posteriore della maglietta, sotto il numero», ha spiegato il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, al termine della riunione dei 20 club di A.