Il futuro è quotidiano: “Il Secolo XIX” inaugura la nuova redazione

Il secolo xix superdeskIl mondo dell’editoria sta vivendo una fase di profondo mutamento. L’evoluzione costante delle nuove tecnologie da una parte e la difficile congiuntura economica dall’altra impongono anche alle realtà più storiche ed affermate la sfida del cambiamento. “Il Secolo XIX” ha deciso di affrontare questa sfida ed ha saputo rinnovarsi profondamente, rimanendo contemporaneamente fedele alla propria storia fatta di credibilità, qualità, indipendenza giornalistica legata a un profondo radicamento nel territorio. L’editore Carlo Perrone ha avviato circa un anno fa un articolato processo evolutivo della testata: ora una prima tappa si è conclusa con la presentazione al pubblico di una sede e un’organizzazione profondamente rinnovate ed in grado di produrre e distribuire notizie e contenuti multimediali in linea con le nuove esigenze dei lettori e degli inserzionisti. Il rinnovamento pensato da Carlo Perrone è stato reso possibile dalla stretta collaborazione dell’editore con il direttore del giornale Umberto La Rocca e con Maurizio Scanavino, a.d. del gruppo SEP grazie anche ai quali oggi il “nuovo” Secolo XIX è un quotidiano realmente multimediale e multipiattaforma tanto nella struttura quanto nei contenuti. Il primo passo è stato quello di ripensare il flusso redazionale per ottenere una reale integrazione tra web e carta stampata attraverso la riorganizzazione del work flow passando da un’unica chiusura serale per il cartaceo ad una ogni 2 ore per il web, dalle 6 del mattino fino alle 23. All’interno della redazione inoltre i giornalisti hanno la possibilità di scrivere indifferentemente per il web e per il cartaceo. Nell’ottica di una testata in grado di offrire ai propri lettori contenuti multimediali esclusivi è stata fortemente implementata la produzione video: a fronte di 2054 video autoprodotti nell’arco dell’intero 2012 per un totale di circa un milione 600mila visualizzazioni si è passati ai 1770 dei primi 5 mesi del 2014 che hanno già totalizzato quasi 3 milioni 500mila visualizzazioni. Il processo di evoluzione multimediale ha comportato la riorganizzazione degli spazi redazionali che sono stati interamente riconfigurati in accordo ad un diverso e innovativo layout. La nuova newsroom è uno spazio completamente aperto, organizzato attorno ad un superdesk centrale per rendere facile ed immediato il work flow sia tra i giornalisti che tra le diverse piattaforme in ogni fase della composizione della testata. All’interno del superdesk sono presenti le postazioni dei principali responsabili del quotidiano: direttore e vicedirettore, caporedattore centrale e caporedattore notturno, art director e responsabile dei contenuti digitale. Alle loro spalle uno dei 4 maxi schermi installati permette a tutti i giornalisti di tenere sotto controllo dalla propria postazione il timone del giornale e vedere come procede la costruzione della pagina. Gli altri 3 schermi sono collegati con le principali reti televisive per un continuo aggiornamento. Organizzate attorno al superdesk, quattro aree ospitano i desk di cronaca nazionale, cronaca locale, sport e attualità. All’interno della nuova configurazione si collocano due innovative postazioni, studiate ad hoc per favorire un ciclo informativo continuo. Il “radar desk” è dedicato al monitoraggio di breaking news e trending topics, che vengono individuati, immediatamente postati rendendoli così disponibili a tutte le piattaforme. L’“echo desk” ha il compito di promuovere i contenuti del quotidiano sui social media e di monitorare le performance con l’obiettivo di interagire con le community che si formano attorno alle diverse tematiche. Il nuovissimo Tv Set completa la struttura della newsroom: destinato ad essere lo snodo della produzione editoriale multimediale è un vero e proprio studio televisivo funzionale a tutte le piattaforme dalle quali riceve contenuti. Al suo interno saranno realizzate video interviste, tavole rotonde, dibattiti e rubriche relativi all’attualità nazionale e alla cronaca cittadina.

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