Il Gruppo Barilla cresce ancora (+2,5%), investe 300 milioni in adv e si tiene stretto le sue agenzie creative

 

Nonostante la difficile congiuntura economica, il Gruppo Barilla continua a crescere e ad allargarsi al mercato estero. Il piano di sviluppo passa attraverso la filosofia “buono per te, buono per il pianeta che si traduce in una serie di azioni concrete che coniugano crescita e sostenibilità.

«La strategia passa attraverso una concentrazione sulle attività strategiche per offrire prodotti di qualità superiore e la crescita mirata nei principali mercati attuali e in selezionate economie emergenti – ha dichiarato Guido Barilla, presidente del Gruppo Barilla. – L’abbiamo riassunta con le parole “Buono per Te, Buono per il Pianeta”: vogliamo promuovere corrette abitudini alimentari, riducendo il nostro impatto ambientale».

In particolare il 2013 è stata un anno segnato dalla cessione della società tedesca Lieken che segue quella della società di logistica Number1.

Il fatturato 2013 ha raggiunto i 3,535 miliardi di euro (+2,5% di crescita operativa a parità di perimetro; +1,4% tenendo conto dell’effetto cambio pari a 1%, –11,5% tenendo conto del consolidamento di Lieken fino a maggio 2013).

L’Ebitda ricorrente del 2013 si è attestato al 12% del fatturato (rispetto al 10,8% del 2012). In valori assoluti, si è passati dai 433 milioni del 2012 ai 425 del 2013. Prosegue a ritmi serrati la riduzione dell’indebitamento. Dai 688 milioni di euro del 2011, si era arrivati ai 574 milioni del 2012, scesi a 347 milioni nel 2013. L’azienda è cresciuta nelle categorie principali – pasta, sughi e prodotti da forno – e nei mercati sui quali ha puntato (come la pasta senza glutine, i cornetti integrali e i nuovi sughi). È stato un anno significativo anche per ciò che riguarda l’espansione territoriale con un forte sviluppo in Brasile (il business è quasi raddoppiato in un anno), Russia e Cina.

In Italia, invece, anche se il mercato è in calo (i volumi sono cresciuti dell’1% nel 2013) Barilla continua a investire nel paese: dopo l’apertura dello stabilimento sughi nel 2012, l’azienda ha inaugurato un magazzino automatizzato nel 2013 e ha da poco iniziato a costruire sili di stoccaggio grano con una connessione ferroviaria, dimezzando il trasporto via gomma del grano in arrivo a Parma, dove si trova il più grande stabilimento di pasta al mondo. Mentre i volumi continuano a crescere, il 2013 è stato contrassegnato da un risparmio del 27% di emissioni CO2 nelle fabbriche del Gruppo rispetto ai dati del quinquennio precedente e del 25% sul consumo totale d’acqua degli stabilimenti.

Il traguardo, ambizioso ma raggiungibile, è quello di ridurre nel 2020 del 30% sia le emissioni di CO2 sia il consumo di acqua per tonnellata di prodotto finito. «Gli investimenti in marketing e comunicazione – ha sottolineato Claudio Colzani, amministratore delegato del Gruppo Barilla – lo scorso anno sono stati di 300 milioni di euro complessivi, il 10% in più rispetto al 2012. E contiamo di mantenere la stessa cifra per il 2014».

Dell’investimento globale, la quota riservata al digital è del 10%.

Confermatissime anche le agenzie creative e di media e pianificazione che lavorano con Barilla (Young & Rubicam, JWT e OMD).

Intanto il 29 giugno è in programma la campagna pubblicitaria del nuovo prodotto “le focaccelle”.

 

Elena Pescucci

 

 

 

Elena Pescucci

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *