Confalonieri: «Giusta l’introduzione della web tax»
Ribadendo la volontà di Mediaset di tornare a investire «innanzitutto nel core business, perché siamo consapevoli che tutto parte dai contenuti», nel corso dell’assemblea degli azionisti di ieri, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri ha sottolineato come la battaglia oggi non sia contro i broadcaster classici, ma contro «le aziende, i colossi multimediali, gli operatori di internet che pensiamo non rispettino le leggi di tutela della proprietà intellettuale che invece a noi televisivi vengono, giustamente, applicate con rigore. Producono ricchezza in Italia – ha aggiunto Confalonieri – ma esiste un tema di tassazione per cui Google, Facebook e Amazon generano utili nel nostro Paese ma non pagano qui le tasse». Chiaro il riferimento all’ipotesi web tax: «Era giusto colpire forme moderne ma non per questo meno odiose di evasione. La stessa Agcom ha dovuto vedersela con demagoghi pro-Internet e ha partorito un coraggioso regolamento sul diritto d’autore già oggetto di numerosi e interessati ricorsi. Non è in questione la libertà della rete, ma si minaccia piuttosto il nostro modello di business, basato su diritto d’autore ed esclusive sui contenuti». (l.m.)