IP per i mondiali di calcio con Publicis

Campagna IPL’azienda del Gruppo Api che distribuisce carburanti ha scelto Publicis dopo una gara a cinque che schierava in campo On Comunicazione, Hi!, 1861united (quando ancora non si era fusa in Grey United), M&C Saatchi e ovviamente l’agenzia guidata dal ceo Romeo Repetto. La scelta è caduta su quest’ultima struttura perché, secondo il responsabile comunicazione di IP, Maurizio Mangione, la campagna di Publicis ha dato centralità al punto vendita, parla in modo trasversale a un target ampio e offre buona visibilità al brand. Prima di analizzare nello specifico i soggetti advertising, i valori del brand sono stati ricordati da Mangione: «La vicinanza fa parte del nostro DNA, infatti contiamo una rete capillare di 3800 stazioni di servizio in tutto il paese. Altro valore forte è l’italianità che è presente anche nel nome, Italiana Petroli, ed è alla base della nostra sponsorizzazione della nazionale di calcio, che è uno degli sport più praticati in Italia ed è la passione per eccellenza dello Stivale. In questo senso è coerente con IP, perché il carburante è di tutti così come lo è la nazionale di calcio. Un altro valore importante è la convenienza, con un range di offerta diversificata». Per quanto riguarda la campagna, Publicis è partita dal valore della vicinanza trasformandolo in qualcosa di positivo e pro-attivo “L’energia dell’Italia”. «La stazione di servizio – ha spiegato Romeo Repetto – è il focus della campagna, i cui soggetti assumono il punto di vista di una persona al volante, raccontando la sponsorizzazione degli azzurri, la doppia modalità di rifornimento tra self e servito, il lancio di una nuova app che avverrà a breve».   La pianificazione, a cura di Mindshare, comprende i quotidiani sportivi “La Gazzetta dello Sport”, “Corriere dello Sport” e “Tuttosport”, anche con format speciali, il web con i rispettivi siti e quelli di testate non sportive, con format statici e dinamici, la radio, e non è da escludere una declinazione tv (in parte già presente con le campagne promozionali dei quotidiani sportivi). Fulvio Zendrini, consulente IP, ha precisato che si tratta di un budget decoroso, non considerevole nel senso che non è paragonabile alle cifre di due anni fa ma ha permesso un buon risultato perché ormai i prezzi dei media sono stracciati. «La campagna – ha concluso Zerbini – non vuole supportare la vendita di carburante bensì la sponsorizzazione della nazionale, per questo abbiamo pianificato molto la stampa sportiva, per conquistare una community di appassionati». Al team hanno lavorato il responsabile creativo Francesco Martini, l’art Francesco Epifani, il copy Stefano Battistelli, sotto la direzione creativa esecutiva di Bruno Bertelli e Cristiana Boccassini.

Vanna Assumma

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