Successo per il nuovo Wired.it
Un inizio d’anno con il segno positivo per Wired.it. A dirlo sono i numeri, a partire da quelli del sito che ha debuttato lo scorso 4 dicembre con una nuova veste e ha già fatto registrare un successo consistente passando da 1.8 milioni di accessi unici del mese di novembre, ai 2.8 milioni di dicembre. In più, gli oltre 12 milioni di pagine viste di novembre hanno superato a dicembre i 28 milioni. Sperimentare e innovare, queste le parole d’ordine utilizzate da chi ha lavora al rinnovamento di Wired creando una piattaforma digital first.
«L’approccio digital first del nuovo corso di Wired, che considera il sito e la rete come punto di partenza nella costruzione del magazine, ma soprattutto lo spirito di grande condivisione con lettori e utenti sta dunque realizzando eccellenti risultati di interazione previsti da Condé Nast», sottolinea il direttore di Wired Massimo Russo. L’interazione crescente ha investito in primis i social, dove il numero di like sulla pagina Facebook è cresciuto del 30%, ma ha interessato anche gli abbonamenti al magazine – sottoscritti attraverso Wired.it- che a dicembre, rispetto alla media mensile del 2013, sono triplicati. «Il nuovo Wired.it che nasce multiscreen per offrire la stessa qualità di user experience su pc, tablet e mobile, è uno straordinario hub digitale sul quale la strategia ‘digital first’ del nuovo corso sta dando grandi soddisfazioni. Siamo convinti che questo nuovo modo di pensare Wired e le sue connessioni con lettori e utenti ci permetterà – dopo il successo della interactive replica l’anno scorso – di raggiungere risultati di interazioni digitali e quindi traffico, sempre migliori», sottolinea Marco Formento, Senior Vice President Digital Condé Nast.
Il gradimento degli utenti, inoltre, premia in termini di accessi, in particolar modo la sezione DATA, che si occupa di Data Journalism, della digitalizzazione dei dati e dello sviluppo di Internet. Ma anche LOL, l’area dedicata al divertimento e all’intrattenimento, come la sezione IDEE che ha già consentito a Wired.it di diventare opinion leader e punto di riferimento per i media nei dibattiti su web tax e sul caso Stamina.